20 Parole Italiane Difficili da Pronunciare
TRASCRIZIONE:
Ciao carissimi e bentornati per un nuovo contenuto in italiano insieme. Come già sappiamo, la lingua italiana è meravigliosa, musicale ed unica. Ma diciamoci la verità: ci sono anche delle parole che sono veramente difficili da pronunciare. Magari hanno troppe doppie, oppure suoni che nella vostra lingua non esistono, come gli. Vedete, ho fatto fatica pure io, come gli, gn, sci. Oggi, quindi, vi porto una sfida. Vediamo insieme 20 parole italiane difficili da pronunciare e per ognuna vi spiegherò perché è complicata. E vi darò due frasi esempio da usare subito. Vediamo quante ne riuscite a dire senza sbagliare.
1) Cominciamo dalla prima: SVILUPPO. Sviluppo. La principale difficoltà in questa parola sta nell'attacco sv, difficile per molte lingue. Vediamo, quindi, delle frasi esempio:
Lo sviluppo della tecnologia è velocissimo.
Il bambino è in pieno sviluppo fisico e mentale.
2) Passiamo alla seconda che è anche famosissima ed è GHIACCIO. Ghiaccio. Ghiaccio. Qui la difficoltà sta proprio nella combinazione "ghi" più "accio". "Ghi" più "accio".
Il lago è coperto di ghiaccio.
Attento, c'è ghiaccio sulla strada!
3) Un'altra carinissima è PSICOLOGIA. Psicologia. Qui risulta complicato la combinazione P + S. In questo caso la P è muta.
Marta studia psicologia all'università.
La psicologia spiega tanti comportamenti umani.
4) E che dire della prossima? SCIOGLIERE. Sciogliere. Sciogliere. Sciogliere. Il suono "sci" più "gli" deve essere fluido e questo, a seconda della vostra lingua madre, può risultare un po' più complicato.
Devo sciogliere il cioccolato.
Il sole farà sciogliere la neve.
5) E ora una utilissima, le mangerete probabilmente tutti i giorni. Stiamo parlando dell'UOVO e delle UOVA. Uovo, uova. Uovo, uova. Oltre alla difficoltà della pronuncia delle vocali vicine, è importante ricordare che il plurale cambia completamente. Si dice, infatti, un uovo, l'uovo, al singolare, e le uova, al plurale.
Ho rotto un uovo per la torta.
Nel frigo ci sono ancora tre uova.
6) La numero 6 è ANNULLARE. Annullare. Questo verbo significa cancellare, rendere nullo, far sì che qualcosa non abbia più effetto, oppure validità. In questo caso non è semplice il suono della doppia N che è seguito poi dalla doppia L.
Ho dovuto annullare la prenotazione.
Oggi piove quindi dobbiamo annullare la partita.
7) Altra parola è CAPPELLO e CAPELLO. Cappello, capello. Cappello, capello. Qui la difficoltà sta nel fatto che il suono della P cambia il significato della parola. Nel caso di cappello, si intende un oggetto, un accessorio che si mette in testa. Stiamo parlando di questo, questo è un cappello. Mentre qui in mezzo nel cappello ho un capello. Ok? Quindi un capello sotto al cappello. Questo è difficile. Quindi capello è l'oggetto e capello è un singolo filo di capelli.
Ho comprato un cappello di paglia per l'estate.
Ho trovato un capello sulla camicia.
8) La numero otto, invece, è PAPPAGALLO. Pappagallo. Questa parola può essere difficile a causa delle doppie consonanti.
Il pappagallo ripete tutto quello che dici.
Ho un pappagallo colorato nella mia casa.
9) E che dire di BOTTIGLIA? Bottiglia. Questa, ragazzi, è una bottiglia. Bottiglia.
Ho portato una bottiglia di vino per festeggiare.
Puoi aprire una bottiglia d'acqua?
10) Altra usatissima è SOTTOSOPRA. Sottosopra. Questa è un'unica parola che ha un ritmo veloce.
La stanza era tutta sottosopra.
Dopo il vento, il giardino era sottosopra.
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11) Ma detto ciò, continuiamo con il numero 11 che è RINOCERONTE. Rinoceronte. Il suono forte della lettera R può rendere più complicata la pronuncia di questa parola.
Il rinoceronte vive in Africa.
Il rinoceronte è un animale molto grande.
12) E che dire? La parola "TAGLIATELLE" forse è più facile di "rinoceronte" oppure no? Questo dipende dalla lingua che è la vostra lingua madre, ma tagliatelle crea molti problemi a tante persone. E la pronuncia corretta è tagliatelle, tagliatelle.
Adoro le tagliatelle al ragù.
Abbiamo cucinato le tagliatelle fresche.
13) E che dire dalla prossima parola? GNOCCHI. Gnocchi. Gnocchi. Qui la difficoltà è proprio nel suo "gn" e con la doppia che segue "chi", gnocchi.
A pranzo abbiamo mangiato gli gnocchi.
La domenica mia nonna prepara sempre gli gnocchi fatti in casa.
14) Altra parola che io odio perché odio le ZANZARE, scusate zanzare, ma è che loro mi amano quindi io le odio, ma la parola zanzara, zanzara, zanzara. È usatissima e a volte difficile da pronunciare.
Una zanzara mi ha punto stanotte.
D'estate le zanzare sono ovunque.
15) E le zanzare non mi fanno avere la prossima parola che è TRANQUILLITÀ. Tranquillità. Le zanzare me la tolgono, la tranquillità. Tranquillità. Qui ci sono diversi punti che possono risultare più difficili: il suono "tra", il suono "qui" e la doppia L.
Cerco un po' di tranquillità.
Il mare mi dà molta tranquillità.
16) La prossima, ragazzi, è bellissima perché lo usiamo sempre quando portiamo a spasso Bettina, ovvero quando portiamo Bettina a fare un giro. Sto parlando del GUINZAGLIO. Guinzaglio. Il guinzaglio è quell'oggetto che si usa per portare a spasso il cane. E il suono di questa parola è insolito per molti.
Porta il cane al guinzaglio.
Il guinzaglio è troppo corto.
17) E siamo arrivati alla parola 17 che è IMBROGLIO. Imbroglio. Imbroglio. Imbroglio indica una situazione poco chiara, confusa o scorretta, spesso legata a una truffa, a un inganno o semplicemente a un pasticcio. Deriva dal verbo "imbrogliare", che significa confondere o ingannare. Questa parola può risultare complicata a causa del suono "gli".
Lui è sempre coinvolto in qualche imbroglio.
La partita di carte era un vero imbroglio, qualcuno barava.
18) La prossima è ARROTOLARE. Arrotolare. Arrotolare.
Devi arrotolare la tovaglia.
Ho dovuto arrotolare il tappeto per pulire sotto.
19) La penultima è PREROGATIVA. Prerogativa. Qui la difficoltà è nella combinazione rara di suoni. La parola prerogativa indica un privilegio, diritto o qualità particolare che appartiene solo a una persona, a un gruppo o a una condizione. È qualcosa che caratterizza o distingue qualcuno rispetto agli altri.
La generosità è una prerogativa della sua famiglia.
Viaggiare è una prerogativa dei giovani curiosi.
20) Ultima, ragazzi, è CHIACCHIERARE. Chiacchierare. Chiacchierare. Come potete sentire, questa parola ha un suono un po' particolare.
Mi piace chiacchierare con i miei amici dopo cena.
In ufficio perdono tempo a chiacchierare invece di lavorare.