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Ciao carissimi e bentornati per un nuovo contenuto da scoprire insieme. Oggi ti guiderò alla scoperta di due verbi fondamentali della lingua italiana: “potere” e “riuscire”.
A volte si usano in modi simili, ma in realtà non sempre sono intercambiabili, ovvero non sempre si può usare uno al posto dell'altro. E capire come usarli farà una grande differenza nella tua comunicazione quotidiana, rendendo il tuo italiano molto più naturale. Oggi quindi capirai la differenza tra poter e riuscire, quando si usano, e soprattutto vedrai tanti esempi reali e utili e alcuni degli errori più comuni da evitare che ti permetteranno di usare questi verbi in modo sicuro e spontaneo. E alla fine del video potrai anche mettere in pratica quello che hai imparato oggi attraverso un quiz gratuito di 10 domande che abbiamo preparato per te con cura e passione. Lo troverai nel link qui sopra o sotto, ma detto ciò, possiamo iniziare.
Iniziamo con LA DIFFERENZA TRA POTERE E RIUSCIRE. Allora, iniziamo con il primo punto: la differenza tra potere e riuscire. Per capire la differenza tra questi due verbi, è necessario capirne il significato. Il verbo “potere” si usa per indicare un'autorizzazione. Significa avere il permesso o il divieto e l'occasione di fare qualcosa. Per esempio: “Oggi non posso uscire. Devo lavorare.” Oggi non ho la possibilità di uscire perché sono occupato, occupata, con il lavoro. “Posso usare il bagno?” In questo caso equivale a dire: “Ho l'autorizzazione o il permesso per usare il bagno?”
Invece il verbo “riuscire” indica capacità personale, riuscita o superamento di un ostacolo. Significa essere in grado di fare qualcosa con successo, dopo uno sforzo o nonostante una difficoltà . Per esempio: “Non riesco a capire questa frase.” Significa che non sono in grado di capire questa frase, che faccio fatica a capirla. Sono riuscito a finire tutto in tempo. Significa che ho finito tutto prima della scadenza, anche se non era facile.
Quindi, ragazzi, la differenza tra questi due verbi è che “potere” si usa quando è possibile e permesso o no fare qualcosa. “Riuscire” si usa quando si è in grado di fare qualcosa o no, grazie alle proprie capacità personali. Quindi ci concentriamo sulla capacità più il risultato.
Ma vediamo adesso QUANDO SI USANO. Scopriamolo attraverso delle situazioni tipiche. Vediamo ora un esempio con “potere” usato nella situazione di permesso o divieto. “Potresti prestarmi la penna rossa?” “Potrei vedere il tuo portafoglio?” Ecco ragazzi, se qualcuno vi chiede di vedere il vostro portafoglio in strada, magari, e non lo conoscete, magari rispondete no, ok? Ma passiamo ora alla prossima. Condizione esterna: “Se smette di piovere, possiamo uscire.” “Se non fa freddissimo, possiamo fare una passeggiata.” Perché qui menzioniamo condizione esterna? Perché in entrambi i casi, diciamo, questo dipende da qualcosa che è esterno a noi.
Vediamo, invece, quando usare “riuscire”. Cominciamo dalla situazione in cui è superare un ostacolo. “Sono riuscito a consegnare il lavoro in tempo.” “Oggi sono riuscito a registrare un video per Italiano Automatico nonostante non avessi tempo.”
Vediamo ora invece con capacità personale, quindi fisica o mentale. “Non riesco a parlare con lui senza arrabbiarmi.” “Non riesco proprio a stare insieme a lui, mi fa impazzire.”
Vediamo ora nel caso di un risultato raggiunto. “Alla fine ce l'ho fatta, sono riuscito a prendere il treno.” “Finalmente ce l'ho fatta, sono riuscito a completare la mia prima maratona.” Qui, come puoi notare, la riuscita dipende da un tuo sforzo o dalle tue capacità personali.
Adesso facciamo qualche ESEMPIO CON DELLE FRASI SIMILI MA CHE HANNO UN SIGNIFICATO DIVERSO. “Non posso finire il lavoro.” Qualcosa o qualcuno me lo vieta, ad esempio tempo, regole o persone. "Non riesco a finire il lavoro.” Ci provo ma non ce la faccio. In quel momento non sono in grado. Per esempio, è troppo difficile o perché sono stanco.
“Non posso bere il caffè.” Non ho la possibilità oggettiva perché la caffeina mi fa stare male, mi brucia lo stomaco. “Non riesco a bere il caffè." Dipende da qualcosa interno, di soggettivo, in quanto non mi piace il sapore del caffè. Ok? Quindi molto semplice: non posso bere il caffè perché non puoi, hai un problema, non puoi bere cose con la caffeina. Non riesco, invece, è perché non riesci, non ti piace il gusto, magari è troppo amaro o odi il caffè, quindi non riesci a berlo. Ok? Sono sottili differenze, non impazzite ovviamente per capirle, perché sentirete anche gli italiani che a volte mischiano “potere” e “riuscire” in base alla situazione. L'importante è che, appunto, con curiosità cercate di notare queste differenze… Cercate di, appunto, percepirle, no? Questo vi aiuterà molto quando leggete in italiano, guardate i film o ascoltate gli italiani. Vi farà notare cose curiose che magari prima non notavate, ok?
Adesso vediamo due ESEMPI DI ERRORI COMUNI DA EVITARE. “Non posso capire”, non posso capire. Uno degli errori più comuni è, per esempio, dire “non posso capire” quando magari intendete “non riesco a capire”. La forma corretta per dire che hai difficoltà a capire, infatti, è proprio “io non riesco a capire”, "non riesco a capirti”. Non riesco a capire quello che dici perché il problema non è un divieto, ma, appunto, è una tua difficoltà a comprendere che rimanda quindi a una tua capacità e sforzo. E come abbiamo visto in questo caso, si usa il verbo “riuscire”. Altro esempio è “non posso dormire”. In questo caso, “non posso dormire” si dice se non puoi dormire a causa di magari un rumore esterno. Stanno facendo casino fuori casa tua e non riesci a dormire, c'è troppo rumore. Cioè non non puoi dormire quindi… C’è troppo rumore fuori casa tua e quindi non puoi dormire. Ma se invece hai difficoltà a prendere sonno e non riesci, allora meglio magari dire "non riesco a dormire, guarda, non riesco proprio a dormire, ho troppi pensieri per la testa e non riesco a dormire oggi!" Quindi vi faccio un esempio. Magari sto sentendo un casino e Isa mi dice: "Ma perché non dormi?" E dico: "Guarda, con questo casino fuori casa non posso proprio dormire. Come faccio a dormire con questo casino? Non posso dormire!" E il giorno dopo mi dice: "Ma perché non riesci a dormire?" Sì, non riesco a dormire. E io dico: "Guarda, non sto riuscendo, non riesco a dormire. Non riesco a dormire perché non riesco a prendere sonno, non so... Sono preoccupato, sto pensando a dei problemi, eccetera. E non riesco a dormire, non riesco ad addormentarmi.” Ok? Posso addormentarmi ma non riesco, ok? Dovrebbe aiutarvi a capire. Quindi riepilogando: “potere” si usa per possibilità , permesso, condizioni esterne, quindi una possibilità o impossibilità esterna, oggettiva. Esempio: “Non posso venire perché piove troppo.” “Riuscire" si usa per una capacità personale, per uno sforzo, superamento di difficoltà , quindi una capacità o incapacità interna, soggettiva. Ad esempio: “Sono riuscito a terminare il libro.”
Ok, ragazzi, io vi ringrazio per essere stati qui con me oggi. Vi ricordo del quiz gratuito che potete fare qui sopra o sotto, in base a dove siete, con 10 domande per vedere se avete capito come usare “potere” e “riuscire”. Vi chiedo anche di lasciare un commento per esercitarvi e usare quindi “potere” e “riuscire” in due situazioni diverse. E non vediamo l'ora, ovviamente, di leggere i vostri tentativi. E se fate qualche errore, non preoccupatevi che siamo qui anche per divertirci insieme. Ok? Vi mando un grande abbraccio, buona settimana e grazie di cuore per essere stati qui con me oggi.