32 Espressioni Italiane Naturali Con Nonna Elide


TRASCRIZIONE:

- Buongiorno carissimi, oggi siamo qui con la nonna per un'occasione speciale che è la riapertura in arrivo prestissimo di Italiano Per La Vita e ho avuto un'idea interessante, fare un gioco con la nonna. Sei pronta?

-Pronta!

-Ok, il gioco è questo nonna allora… io adesso ti chiederò cosa vuol dire un’espressione ne vediamo 32 velocissime però proprio un gioco. Non le spiegheremo nei dettagli. Chiederò alla nonna cosa vuol dire un’espressione. Tu mi dici se la conosci o no e poi, velocissimi, facciamo una frase, un esempio per spiegarla e farla capire a tutti. 

Prima di iniziare vi ricordo anche che c'è un regalo in descrizione con un’espressione che è su questo non ci piove, presa direttamente da Italiano Per La Vita. Ma detto ciò, iniziamo.

Allora nonna, prima di iniziare ti chiedo: come stai?

-Bene, benino adesso. Benino dai.

-Come va la vita da novantenne?

-Eh, non troppo bene, perché si sta sempre qui seduti. Siamo anziani! Basta! Abbiamo fatto la nostra vita, comunque la continuiamo.

-La continui per arrivare a cent’anni?

-No, no. Però quando mi chiama il Signore vado.

– Va bene, dai. Ecco. Allora ragazzi, la nonna ha 90 anni. Io sono molto orgoglioso di lei perché è da vent'anni che mi diceva: «No, ma io non arrivo a 70», poi: «Non arrivo a 80», poi: «Non arrivo a 90». E adesso è già a 90. Puntiamo ai 100 adesso. Sì. Facciamo cent’anni. E per puntare ai 100, facciamo lavorare la nonna. Mi sembra giusto. 

1) PIANTARE IN ASSO

-Prima espressione nonna. Sai cosa vuole dire «piantare in asso»?

-Lasciare una persona. «Ti pianto in asso, stai lì sola».

-Brava. La prima la nonna la sa. Piantare in asso è quando lasci una persona da sola per esempio hai un appuntamento con un'amica la nonna e…

-La lascio sola.

-La lascia sola, non si presenta in chiesa alle 8:00 e quindi pianta in asso la sua amica. Ok?

– E non è una cosa bella.

-Non è una cosa bella, brava. Passiamo alla seconda espressione. Ah e ragazzi, queste espressioni, queste 32 espressioni, sono tutte espressioni che abbiamo visto nei dettagli in Italiano Per La Vita o con la nonna o con la mamma o con mio fratello e in futuro anche con altri italiani. Quindi è per questo che ho scelto queste 32 espressioni oggi.

La seconda è:

2) SPUTARE IL ROSPO

-Sputare il rospo è uno che parla e che dice quello che si sentiva dire e non aveva il coraggio. Tutto a un tratto ha sputato il rospo e l'ha detta. Sì, sì, ok. È un po’... Eh, l'ha detto, ha sputato il rospo. L’ha detta. Eh, sì, sì, è quando non vuoi dire una cosa…

– E invece l'hai detta.

– Sì.

– E hai sputato il rospo, sì, sì.

– E hai sputato il rospo. È una cosa che avevi da dire, non la volevi dire… Ma invece… E potrei dire a te… Se mi dici: «Ho un segreto, non voglio dirtelo». E io ti dico: «Sputa il rospo». Ecco, lo dico… e hai sputato il rospo. Ok, brava nonna. Brava, due su due. E adesso numero tre.

3) COGLIERE CON LE MANI NEL SACCO

-Uno che prendi mentre sta prendendo una cosa che non dovrebbe.

– Sì, sì.

– E invece tu lo prendi nel sacco. L'hai vista proprio subito. Con le mani nel sacco. E l'hai proprio vista e vedendola le hai fatto fare una figura. Sì, l'hai colto con le mani nel sacco. Una brutta cosa.

-Ecco la nonna ne ha azzeccate ovvero ne ha indovinate tre su tre. Cogliere con le mani nel sacco vuol dire quando vedi qualcuno, nel momento che sta facendo

– qualcosa di sbagliato.

– Sì, stava prendendo una cosa che tu non volevi che prendesse. Può voler dire che uno sta facendo una cosa sbagliata… sbagliata e lui l'ha preso nel sacco. Sì. L'hai colto con le mani nel sacco. L'hai colto con le mani nel sacco, sì. Prossima

4) TOGLIERSI DAI PIEDI

Andare via. Sì, spostarsi. Spostarsi. Semplice. Sì. – «Togliti dai piedi!»

– «Togliti dai piedi», un pochino. E lui si sposta, va. La nonna mi dice sempre così. Io sono in mezzo in casa, lei arriva: «Togliti dai piedi!» «Togliti in mezzo qui dai piedi!» Spostati, insomma. Poi...

5) ANDARE A FARSI BENEDIRE

Andare a quel paese. Quello… Quello lo dicono tante volte: – «Ma vai a quel paese!» – Anche tu lo dici. Quando stufa un pochino che mi dà ai nervi: «Ma vai a quel paese!» Se non vuoi capire cosa ti dico. Tu in dialetto cosa dici? Ma va' a chel paes! – Eh, o «Va' a fa binidì!» – Va' a fa binidì!» Ma non sta bene. Sì, una cosa che non è male ma… «Vai a quel paese» è più bello. Certo che sta bene, «Vai a farti benedire!» «Vai a farti benedire!» Ecco, così sei più buono. Quindi ecco anche questa è per dire di andare a quel paese. È un modo di dire… eh, vai a… è un modo gentile di non dire… in italiano diremmo una parolaccia che è vaffanculo. Quella è una parolaccia. Ecco, oppure: «Vai via». Sì. Invece è una cosa: «Va' a quel paese!» Ecco. Vai a farti benedire, vai a quel paese è un'alternativa più carina rispetto all’altra. Sì, un pochettino più… Educata. E ecco adesso arriviamo all’espressione in regalo di oggi che troverete in descrizione per vederla più nei dettagli. Ma è

6) SU QUESTO NON CI PIOVE

Conosci? No invece quella non… Non la conosci? No, mica tanto. – Eh, non c'è niente da vergognarsi. – Va' a quel paese? No. Vedete ragazzi che questa è un po' più difficile. Su questo non ci piove, nonna, vuol dire su questo… non c'è niente da fare. Eh, non ci sono dubbi. Ecco, ah non ci sono dubbi. Si, capito? Che su questo non ci piove. Non c'è nessun dubbio. Tipo, diciamo così… tu… tu vai a messa… ogni domenica. – Su questo non ci piove. – Ah, su questo non ci piove, io ci vado. Eh, non ci sono dubbi. Ecco, non ci sono dubbi. Era un po' più difficile. Adesso prossima.

7) IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

Cosa vuol dire? Che il lupo… che la persona ti sembra cambiata ma invece no. Non è ancora cambiata. – La persona… – È ancora quella persona. – Brava, brava. – Ecco. Quando qualcuno pensavi che fosse cambiato però vedi che… che è ancora uguale… Per esempio la nonna mi aveva detto che non beveva più tanti caffè. Arrivo qua dalla nonna e beve tre caffè al giorno. Quindi la nonna perde il pelo, – ma non il vizio. – Ma non il vizio del caffè. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Passiamo alla prossima che è

8) FARE UN GIRO

Questa è facile. Fare un giro? – Sì. – Eh, sì. Fare una passeggiatina, fare un giro. Sì. Questa è facile perché è usatissima ragazzi, fare un giro. Faccio un giro in città. Faccio un giro nel paesino. – Ecco. – Faccio un giro sulle montagne. Faccio un giro in centro. Quella era facile. Fai un giro, fai un giro. – Fai una passeggiata, fai un giro. – Ecco, sì.

9) AVERE / ESSERE DI FRETTA 

Essere di fretta, devi correre, devi preparare perché a casa c'è da fare da mangiare qualcosa. Devi andare di fretta, corri. Sì, quando tu sei di fretta? Mah, io adesso no, ma tempo addietro ero di fretta perché lavoravo giù dovevo correre su a preparare da mangiare allora andavo di fretta. «Vi saluto ragazze!» Così facevo... «Perché ho fretta!» Perfetto, perfetto. Quindi quando hai bisogno di fare le cose velocemente sei di fretta. Sono di fretta. Quindi essere di fretta o avere fretta. E passiamo alla prossima che è

10) ESSERE AL SETTIMO CIELO

Ah, quando si è contenti. «Oh, adesso sono al settimo cielo! Sto bene, ho qui tutta la mia famiglia unita. Io sono al settimo cielo». Fantastico, quindi essere felicissimi. È una felicità massima. Sono al settimo cielo perché sono qui con la nonna – a fare un video con lei a 90 anni. – Ecco, a 90 anni. 

11) ANDARE LISCIO

Che tutto vada liscio. Quando vedi che nella casa va tutto liscio stai bene. Dici: «Sta andando proprio liscio». – Si dice quando… – Ecco sì, se fai qualche contratto se fai qualche cosa… «Guarda, è andato tutto liscio». «Tutto bene, non abbiamo litigato… non abbiamo fatto niente, è andato tutto liscio». – O se hai un esame a scuola… – Ecco, sì. – «È andato tutto bene». – «È andato tutto liscio». Hai preso la patente, ed è andato tutto liscio. «Liscio, è andato tutto liscio». – Ãˆ un sinonimo di… – Quello si dice tante volte. «È andato tutto liscio». Sì, si usa al posto di è andato tutto bene, quindi è andato tutto liscio. Liscio è una… diciamo, una superficie è liscia. – Liscia. – Ok? Quindi è andato tutto liscio, molto utile. È andato tutto bene. Poi prossima, concentrati nonna. Allora la prossima è

12) CONCEDERE IL BENEFICIO DEL DUBBIO

– Questa è difficile. – È difficile. Io lascio che lei dubiti. – Ma non è una cosa… – No. Allora, te la spiego io nonna. Questa mi sembra che anche un'altra volta avevo provato con la nonna a farla… Ma io lascio il dubbio alla persona. No, ti spiego adesso, allora… perché non è semplicissima. Concedere il beneficio del dubbio è metti che tu pensi che una persona qua in paese non sia brava, però non la conosci bene. Però tu pensi che non sia brava e uno ti dice… tipo la tua amica ti dice: «Guarda che quel ragazzo è bravo» e tu dici… «Guarda, io pensavo non fosse bravo, ma ti concedo il beneficio del dubbio». Ovvero, è come per dire: «Guarda, non sono sicura». Ecco, non sono sicura. Ecco, noi diciamo non sono sicura. Ecco, quindi… Invece lì sarebbe… Ti concedo il beneficio del dubbio, dai. Sì. – Non è usatissima, però la sentirete. – Sì, sì, si dice. Si dice. La prossima è

13) RESTARE DI SASSO

Quando resti: «Ohhh!» «Che bella cosa che è…» Ti fanno vedere una cosa… aprono un oggetto: «Oh, che bello!» Che rimani proprio… «Non me l’aspettavo». «Non me l’aspettavo». Tipo, guarda che bei fiori qua! – Ecco, anche questi. – Eccolo qua il fiore. Sono rimasto di sasso. Quando ho visto mio nipote a portarli – sono rimasta di... di stucco. – Di sasso. – Bellissimi! – Bellissimi. Quindi sono rimasto di sasso. Sono rimasto sorpreso, meravigliato. Meravigliato. Bene, bene nonna. La nonna sta andando forte anche a 90 anni. Eh, oramai la nonna…

14) MORIRE DALLA VOGLIA DI

– Morire dalla voglia di? – Sì. Morire dalla voglia, cosa vuol dire? Mah, è una cosa che devi fare, perché siamo nati… Però morire… eh, ci si pensa, ci si pensa un po’. «Devo morire…» Nonna, questa non l'hai capita mi sa. Te la ripeto. Morire… Muoio dalla voglia di vederti. – Morire dalla voglia… – Ah, morire dalla voglia di vederti. Eh sì, questa è una cosa che… «Morivo proprio dalla voglia di vederti, eh!» – Adesso hai capito. – «E non arrivavi». «Finalmente sei arrivato, morivo dalla voglia di vederti». – Che hai molta voglia… – Molta voglia di vederti. – Grande nonna! – Ecco. Grandissima, non molli. Eh… No, quella lì non l'avevo capita… Ho visto, ho visto che non l'avevi capita. È una cosa che dicevo… «Morivo dalla voglia eh di vederti!» Sì, morivo dalla voglia di vederti. Morivo dalla voglia di andare. Prossima. 

15) FARE ACQUA DA TUTTE LE PARTI

Quella non l'ho mai sentita. Questa sapevo che sarebbe stata più difficile. Ti faccio una frase esempio. Il tuo discorso fa acqua da tutte le parti. Non l'ho mai sentita. Ok, allora… praticamente, fare acqua da tutte le parti… significa… tipo se fai un discorso e il tuo discorso fa acqua da tutte le parti vuol dire che… ha tanti problemi il tuo discorso. Non ha molto senso. – Ah, non l'avevo mai sentito. – È come, immagina un bicchiere che ha tanti buchi… – Eh… – che esce l’acqua. 

– Dappertutto... no, no, no, ecco. – Non si sostiene… Non è una cosa solida, vera. – Quindi… 

– Quella non l'avevo mai… Eh, è famosa però… Fa acqua da tutte le parti. Ovvero, specialmente se c’è... una persona che ti dice tante cose e dici: «Guarda, quello che hai detto, fa acqua da tutte le parti». Ovvero non ha senso… che è falsa, non è vera. Sembra non vera, ok? Questa non era facile però. – Però nonna… – No, non l'ho capita bene però. Sì, dopo te la spiego meglio allora. Ecco, se anche voi ragazzi non l'avete capita, tranquilli che se siete già in Italiano Per La Vita potete cercare «Fare acqua da tutte le parti» sulla piattaforma che c'è un video con tanti esempi dove ve la spieghiamo bene. Per ogni espressione che abbiamo visto finora in Italiano Per La Vita c'è un video o con la nonna o con la mamma o con mio fratello con delle frasi esempio, una storiella, un quiz, il testo, sottotitoli e video e audio. Quindi le capirete benissimo. Ma, detto ciò, continuiamo con 

16) COSTARE UN OCCHIO DELLA TESTA

Quello sì, lo diciamo tante volte. «Stai attenta di non romperlo eh! Perché costa un occhio della testa!» Me lo dicevi sempre. Eh! «Stai attento che si rompe! Che costa un occhio della testa!» Infatti adesso ho l’ansia perché me l'hai detto così tante volte che se ho in mano una cosa che costa un occhio della testa dico: «Aiuto!» «Stai attento, costa un occhio della testa». Guarda con quello che costa un occhio della testa! Tutto! Costa un occhio della testa. Brava. Costa carissimo, costa tantissimo. Una cosa che costa carissimo ed è preziosa. – Sì. – Di stare attenti… che costa un occhio della testa. Esattamente. Prossima cosa è

17) DARSELA A GAMBE

Scappare! Brava nonna! Quella era una cosa che… quando dovevo sgridare un bambino o i miei bambini scappavano! Correvano, perché avevano paura di prendere uno sculaccione… – Ah… 

– uno sculaccionino… Se la davano a gambe. Eh scappavano, non li prendevi. Ancora anche adesso i bambini lo fanno. – Perfetto, perfetto. – «Guarda che vengo e ti prendo, eh!» Via che scappano! – Molto usata, darsela a gambe. – Ecco. Tipo se tuo figlio se la sta dando a gambe vuol dire che sta scappando. Scappando che magari io stavo correndo per prenderlo. Ecco. Prossima nonna.

18) FARE UNA COSA CON I PIEDI

Ah, beh, quella coi piedi non saprei. Si fa tutto coi piedi, si cammina. No, no, no, no tipo… «L'hai fatto coi piedi proprio». – Questa… – Ah, è una cosa non fatta bene? Brava. – Brava nonna! 

– «L'hai proprio fatta coi…» Ma no con i piedi, si dice… L'hai fatta coi piedi! – «Questa pasta l'hai fatta coi piedi!» – L'hai fatta senza… – Senza amore, senza attenzione – Sì, piuttosto si dice senza… – senza attenzione. – sentimento. Fare una cosa coi piedi – vuol dire fare una male. – Fare una cosa male…. «L'hai fatta male». Questa è facile.

19) VOLTARE LE SPALLE A QUALCUNO

Eh, quella è una cosa non bella però. Tu hai qualcosa con qualcuno e volti le spalle. Eh, è una cosa che non si dovrebbe fare se si è tra amici. Purtroppo però succede. E cosa vuol dire? Spiegalo. Che… – Tradire? – Sì. Non lo apprezzi quello che ha fatto. Hai voltato le spalle nel bello che lui cercava di fare qualcosa tu gli hai voltato le spalle. Non è una cosa bella. Sì. Diciamo, chiariamola che… Per esempio, se la nonna ha un’amica e la nonna è sempre stata amica di questa persona, metti che un giorno questa amica chiama la nonna, «Ho bisogno del suo aiuto» e la nonna le dice: «No, non ti aiuto». La nonna avrebbe voltato le spalle. Una cosa che non si dovrebbe fare voltare le spalle a un’amica. Devi sempre seguire per quello che puoi… – Abbandonare, no? – Ecco, è una cosa brutta, sì. Voltare le spalle. È come se io e la nonna stessimo così. Io con le spalle così… – È come abbandonare, girarti. – Abbandonarti, ecco. Perché sul più bello lui ti vuole aiutare – invece tu gli volti le spalle. – Sì. E tradisci, eh! È come se io stessi andando passando qua a casa e la nonna mi urla: «Vieni a bere il caffè». E io le dico: «No, no, no, no». «Non vengo più a bere il caffè». E la nonna allora dice: «Ah, Alberto mi ha voltato le spalle». «Va a bere il caffè da un'altra parte». «Mi ha tradita, mi ha abbandonata». Mi ha abbandonata, ecco. Allora, prossima

20) NON STA NÈ IN CIELO NÈ IN TERRA

Ah, ecco. Quando una cosa è troppo. «Ma questo non sta né in cielo né in terra non va». – Assurda. – Assurda. – E allora dici: «Non va né in cielo né in terra». – Impossibile. Non sta. «Non sta né in cielo né in terra, è troppo brutta». Sì, concordo. Quindi una cosa… – che non sta né in cielo né in terra. – Che non si deve fare, ecco. È impossibile, strana, assurda. Non ci credi.

21) DARE I NUMERI

Eh, quando uno dà i numeri proprio, ecco. Lo dici quando sei in compagnia che una fa un po’... la ragazza un po' sciocchina… «Dà proprio i numeri quella lì». – Sì, quando qualcuno...

– «Dà proprio i numeri» Quando uno sta impazzendo anche. – Dice cose stupide.

– «Quello lì sta dando i numeri». Sì. Dare i numeri tipo… a volte la nonna, perché io scherzo sempre potrebbe dire: «Alberto sta proprio dando i numeri». «Sta dando i numeri quello lì». Perché sono pazzo, sono stupido, sono scemo. Ecco, uno che non fa le cose bene sta dando i numeri. Me lo dice sempre la nonna. Lo dico a tutti quelli che danno i numeri. Ah, questa alla nonna piace perché… vediamo se la conosci. 

22) FARE LA BELLA VITA

Puoi vivere bene e puoi star bene e tutto ma… – Fare vacanze. – Fare vacanze… non devi solo pensare a te in quelle cose, devi pensare anche a chi non ha. E allora aiutare… invece di fare troppo la bella vita per fare, ti stufi anche. Concordo. Brava nonna! – Ti stufi a fare la bella vita tutto il giorno. – Certo! A fare che? – Ecco, invece di… – Se puoi fare… – se puoi fare, è sempre bene… – Bene! – Però devi aiutare anche gli altri. – però anche aiutare se hai tante cose così da… – Concordo. – Ecco. Ecco, una bella vita. Insomma, uno che fa la bella vita è tipo, vi faccio un esempio, uno che è sempre in vacanza… quell'amico che conosci e dici «Ma lui è sempre in vacanza!» – Fa la bella vita! – Fa la bella vita. E la nonna stava dicendo perché a volte in Italia associamo fare la bella vita con una persona anche che magari non sta lavorando più e si diverte sempre e anche magari… «Fa la bella vita, non pensa anche agli altri». «Non pensa niente agli altri». Quindi lei stava dicendo giustamente: ok, puoi fare la bella vita, però devi anche aiutare gli altri. Ecco ragazzi quindi fare la bella vita non è una cosa necessariamente positivissima. È vista un po' anche con gelosia dagli italiani. C'è il cane che sta facendo la bella vita fuori. Ecco, quello sì che fa la bella vita! I miei gatti fanno la bella vita! Esatto. Quindi per finire, fare la bella vita non è una cosa necessariamente positiva. Si vede un po' con gelosia, anche di magari a volte qualcuno che è pigro o magari è sempre in vacanza o non sta lavorando tanto. Quindi usiamolo con cautela ma è una cosa che si sente dire in italiano. Eh, anche quello.

23) PESARE LE PAROLE

Bisogna prima di parlare, devi pesarle. Prima pensaci a quello che devi dire e dopo parla. Sì, brava, brava nonna. Eh ma, per essere una novantenne lei sai tutte, eh! Eh, ma ho vissuto! – Brava, brava. – C'è sempre da imparare, anche a 90 anni. Io dovrei imparare tante cose adesso. Bene, adesso… dopo il video andrò a giocare a briscola con la nonna e le faccio imparare a perdere a briscola. No eh, sto attenta io. Allora, pesare le parole, come ha detto la nonna è devi pensare prima di dire le cose a volte… – Eh… – perché potresti offendere qualcuno… offendere una persona senza saperlo ma lo offendi. Sì, sì, sì. E invece pesa prima pensaci a quello che dici e poi parla. Esatto, quindi molto semplice, molto usata in Italia.

24) METTERE NERO SU BIANCO

È facile, se te la dico è facile. Pensaci un attimo. Mettere nero su… – Sì, lo so di scrivere nero su bianco. – Brava. – Certo, lo so quello. – Sì? – Quindi mettere nero su bianco. – Nero su bianco, scrivi. Sì, scrivere. Tipo, se io dico alla nonna: «Facciamo un accordo serio, tu adesso lavori fino a 100 anni con noi. Dobbiamo però metterlo nero su bianco. Scriviamo». Perché sennò lei è furba a 97 anni, va in pensione poi. E poi chi lavora con me? Questa è una cosa che è sempre stata. – Metti nero su bianco, in tutti i contratti. – Sì? Non l'abbiamo ancora fatto. Sono 10 anni che ti dico: «Mettiamo nero su bianco!» Eh, mettiamo nero su bianco. Guardiamo se lavoro fino a cent’anni. Dai dopo facciamo il contratto allora. Quindi la nonna… io e la nonna metteremo nero su bianco il nostro accordo, ok? Ecco. Prossima nonna, abbiamo quasi finito.

25) PRENDERE IN GIRO

È una cosa che tra amiche e amici si può fare, ma non prendere in giro gli altri. Sì. Non prendere in giro magari uno lo vedi… «Ma guarda quello lì». Oh, no, no, no. Se tu giochi, stai parlando o stai ridendo puoi anche essere uno che prende in giro quella lì o quella là. Ma quando è una cosa seria no. – È per ridere. – Giusto. Prendi in giro per ridere. – Giusto. – Ecco. Prendere in giro gli altri no, ma prendere in giro un amico per divertirsi va bene. Tu mi prendi sempre in giro. Sì? Ti prendo in giro come? – Mi prendi sempre in giro. – Sì, sì, ma… eh, ecco. Ecco, sì, per ridere ecco! Ma non prendere a parole… ecco, a parole quello è un po' difficile però. Però a volte mi offendi. No, non ti offendo io. Perché io mi guardo prima di parlare. Brava, no, lo so che poi tu scherzi, – lo so che non lo fai. – No, ecco. Mi prendi in giro, ma perché sono… – Anche tu mi prendi in giro che vai via, – Esatto. – alcune volte io non voglio e tu vai. – Eh… Quello è voltarti le spalle. Quello è voltarmi le spalle… – No! Voltarti le spalle no… – O dare i numeri. – Ecco, dare i numeri. – O fare la bella vita. Ah, la bella vita tu! Ragazzi scusate se vi stiamo confondendo, ma mi sto divertendo un attimo con la nonna. Ma...

26) RIMANERE A BOCCA APERTA

Ah, quando uno dice una cosa: «Ohh!» Come quando: «Mamma, che bella quella cosa lì!» «Rimango a bocca aperta». Vedo un bel bambino che non avevo mai visto: – «Ohh, che bello che è il tuo bambino!» – Sì. O questi fiori… – «Sono rimasto a bocca aperta, che belli!» – Sì, quando me li ha portati mio nipote. Sono rimasta a bocca aperta, perché è un bel fiore, sì. Bellissimo, sono rimasto a bocca aperta. Quindi sorpreso, sono rimasto sorpreso. Poi…

27) STACCARE LA SPINA

Quella è una cosa che non ho mai capito proprio bene. Vuoi che te la spiego? Perché staccare la spina lo dicono anche in ospedale – ed è una cosa brutta. – Ah, ok, ok. Staccare la spina qui non mi piace. Ma sai cosa vuol dire? Staccarsi… No? – È… – È andare un pò lontano… – Sì, brava.

– Ecco. Tipo se tu stai lavorando tanto puoi dire: – «Voglio staccare la spina» – «E voglio riposare». – Sì, capito? – Allora quello lì può andare. Sì, sì. – Staccare la spina nel senso di riposare. – Sì, sì. Riposare. Con proprio immaginate… Io l'ho fatto anche ieri. Stavo stirando, ero stanca, ho staccato la spina e non ho più lavorato. Esatto. Ha staccato pure proprio la spina dal muro. – Ecco. – Bravissima. Quindi, riposare ragazzi. E scusate se si sente… il cane che abbaia fuori ma… – Ma lui abbaia sempre. – abbaia sempre quindi… non c'erano tante soluzioni. – Dovrei staccare la spina al cane. – Dovrei lasciarlo andare. 

28) STARE CON LE MANI IN MANO

Eh, ma proprio stare lì a non fare niente per chi? Insomma, stare con le mani in mano immaginatevi le mani così – a non fare niente, a non fare niente. – Mamma, che sudata, ci si stufa anche ecco. Sì. Sì, si può stare con le mani in mano quando si è stanchi, allora sì. Ti siedi, ecco, ma non sempre. Infatti sono arrivato oggi qua, ho aperto la porta e la nonna se ne stava lì con le mani in mano. – Sì, oggi stavo proprio con le mani in mano. – Ti ho beccata. – Stavo proprio con le mani in mano. – Eh. Quindi furba la nonna. A 90 anni se ne sta con le mani in mano. Con le mani in mano e c'è sempre da fare. Per questo le ho detto: «Cosa stai lì con le mani in mano?» «Vieni che lavoriamo!» E lei mi ha detto: «Va bene, va bene». Va bene. Le ultime quattro, nonna. Allora…

29) AVERE UN DEBOLE

Ti faccio una frase esempio. Io ho un debole per te. Sì, ma devi voler bene a tutti non solo a me. Ah, dici che non puoi avere un debole per qualcuno. – No! – Devi voler bene a tutti! – A tutti –Ohilallà! E io non posso avere un debole per te? Sì… io voglio bene a tutti i miei nipoti, eh. Anche per te, che ti posso sgridare un po' di più. – Vedi, vedi. – Ecco. – E anche con gli altri. – Spiega cosa vuol dire. Voler loro bene tanto. – Sì. – Ma la nonna deve voler bene a tutti i nipoti uguale. – Giusto. – Ecco. Io… se io ho un debole per la nonna è perché mi piace particolarmente la nonna, stare con la nonna. Quindi avere un debole per qualcuno è quando quella persona ti piace particolarmente… – le vuoi particolarmente bene. – Magari ti aiuta anche di più anche lei però… Sì, sì, è quando provi un affetto verso qualcuno di compagnia, di amicizia e di simpatia, – hai un debole per qualcuno. – hai un debole per una persona, ecco. Prossima è

30) TAGLIARE LA CORDA

È meglio andare lontani, «tagliamo la corda via». – Tagliare la corda… – «Tu dalla tua parte, io dalla mia». – Fanno così quelli che tagliano la corda. – No, no! Come no? – Tagliare la corda è scappare! – Ah, è scappare! Brava! «Ha tagliato la corda». – «Ha tagliato la corda, è scappato!»

– «Scappato!» Ecco, brava, brava. È come darsela a gambe. Ecco, darsela a gambe, «scappo!» Bravissima nonna! La nonna non ne molla una! Grande nonna! Penultima.

31) NON AVERE PELI SULLA LINGUA

Ecco, parlare subito e non star lì a dire… non avere peli sulla lingua. «Devi dire una cosa, diglielo!» È il contrario di pesare le parole. Ecco. Ecco, è il contrario. Invece devi dirglielo subito. «Non avere peli sulla lingua, diglielo!» «Non avere peli sulla lingua!» – Ovvero, «Parla chiaro, dì tutto adesso». – «Diglielo subito, parla chiaro». – «Trasparente, digli tutto» – Ecco, «trasparente». «Dì la verità e tutto, senza pensarci troppo». Detto ciò, l'ultima è

32) NON VEDERE L’ORA

Ah, «non vedere l'ora che venga domani per andare a messa». Ohh! Eh! Oppure: «non vedo l'ora di andare a vedere i miei nipotini». Ohh! Ce ne sono tante di quelle. «Non vedo l'ora di andare domani». – Bene. – Ecco. – Non vedere l’ora... – Quando sono andata a Lourdes, non vedevo l'ora che venisse quel giorno di andare a Lourdes. – Ecco… – Fantastico. Ecco, così. Quindi avere molta voglia. Voglia di andare. «Non vedo l’ora!» Hai tanta voglia che non vedi l’ora... Che arrivi quel giorno. Spettacolo. Nonna complimenti. – Grazie a te che mi fai parlare coi giovani. – Bravissima. Hai fatto un lavoro ottimo e vuoi dare un messaggio finale prima che saluto anch’io? Che vi voglio molto bene e fate i bravi e sarete contenti. E tu vedi di stare in forma che… – Sì, mica tanto adesso. – che sei giovane. Ho la testa un po' che… di novant’anni. Eh adesso infatti ci beviamo un caffè che torna a posto. Ecco. Ragazzi io vi ricordo che prestissimo è in arrivo la riapertura questa settimana di Italiano Per La Vita. Avete il regalo con l'espressione in descrizione, avete la lista d'attesa in descrizione. Vi aspetta tanta nonna, tanta mamma, tanta cultura, tanta storia, tanta Italia, tante espressioni, tante attività dal vivo per esercitare l’italiano, amici da più di 50 Paesi nel mondo. Tutto in italiano, tutti che parlano in italiano, più di cinque insegnanti da cinque regioni diverse italiane per praticare ogni settimana in lezioni di gruppo, attività dal vivo culturali, grammatica. Ragazzi, c'è tutto. Vocaboli specifici delle varie aree della vita storia, arte… tutto c’è. Attivare il parlato… veramente, salotti per parlare con i vostri compagni di viaggio. C'è tutto, nonna! C'è tutto! Tutto! C'è anche la nonna. C'è anche la nonna ancora con voi. Quindi ragazzi… – noi vi aspettiamo in Italiano Per La Vita… – Io vi ricorderò sempre. E lei vi ricorderà sempre e – vi ringrazia ancora per tutto. – Vi ringrazio tanto. Ecco e ricordatevi anche di me. Io vi ricordo sempre, vi amo tanto. Anch’io. – Ci vediamo prestissimo. – Ci vediamo, tanti saluti. – Tanti saluti, baci, baci. – Bacioni. – Ciao, ciao! – Ciao, ciao. – Copiala lì. – Dove? Aspetta che la copio. Sennò mi va in giro dai. Allora...