I Nostri Piani Per Il 2023


TRASCRIZIONE:

- Ciao carissimi, bentornati in un nuovo video. È da un po’ di tempo che non facevo un video con Isa. C’è stato uno che abbiamo fatto legato all’album Panini e all’apertura delle figurine, ma è da un po’ che non parliamo un po’ e vi aggiorniamo. Quindi bentornata.

- Ciao ragazzi, grazie. Ecco, Isa, come sapete è timida, quindi fare video è una cosa che per lei, non viene naturale e la devo prendere e dire: «Vieni, fai il video con me». E lei poi mi dice: «Va bene, va bene dai, visto che sei mio marito, c’era nel contratto».

- Oh vabbè, che esagerazione però.

- Però ecco, la… la situazione è questa, e oggi siamo qui insieme per un dovuto aggiornamento di fine anno. Il titolo di oggi è… qual è, mô, il titolo di oggi?

- Il titolo di oggi è: I NOSTRI PIANI PER IL 2023.

- Esatto. Prima avevo messo come titolo I nostri fantastici piani per il 2023. Poi ho pensato, veramente i nostri piani non è che son fantastici per il 2023, quindi sono dei piani… quindi ho tolto il fantastici. Però è rimasto, sono i nostri piani per il 2023. Quindi parleremo un po’ liberamente di vari argomenti. Quindi un po’ di cosa faremo l’anno prossimo. Le lezioni che abbiamo imparato anche quest’anno e anche i piani per Italiano Per La Vita. Quindi, prima di iniziare, vi vogliamo ricordare anche una cosa. Cos’è questa cosa importantissima?

- Ecco, vi vogliamo ricordare di iscrivervi alla lista d’attesa di Italiano Per La Vita, perché a gennaio riapriremo le iscrizioni per pochi giorni. Quindi, se non volete perdervi l’occasione, iscrivetevi alla lista d’attesa che riceverete tutte le informazioni via mail. Non perdetevi questo evento speciale, super mondiale internazionale, italiano.

- Ecco, ora che abbiamo fatto l’annuncio, ragazzi, possiamo proseguire. Prima cosa divertente di cui parliamo oggi io e Isa è qualcosa che ci è successo, che è un classico italiano, ovvero la burocrazia bellissima. Come sapete, noi adesso viviamo a Bucarest e andiamo in Italia solo per trovare la mia famiglia e poi anche in Brasile per trovare la famiglia di Isa.

– Esatto.

- E per chi di voi non sa perché siamo a Bucarest, è una lunga storia e abbiamo fatto altri video al riguardo. Quindi non staremo qua oggi a parlarne troppo di questa cosa, ma...

- Insomma discorsi lavorativi, burocrazia, ecc.

- Esatto. E questa cosa italiana ci ha ricordato…

– Riassunto.

- …uno dei tanti motivi per cui abbiamo deciso appunto di operare il nostro lavoro da Bucarest. Siamo andati in Italia per riconoscere il matrimonio che ho fatto in Italia con Isa, perché Isa, giustamente, stava provando a riconoscere il matrimonio a Bucarest. Quindi spiega un po’ tu com’è stato il processo.

- Allora, perché siccome sono brasiliana e noi ci siamo sposati in Italia, il matrimonio deve essere riconosciuto nel consolato del Paese di...

- Dov’è stato fatto il matrimonio.

- Esatto. E quindi in Italia non lo potevo fare, qui a Bucarest, quindi siamo andati in Italia apposta, abbiamo preso l’appuntamento al consolato e siamo andati lì apposta...

– Consolato brasiliano, specifichiamo.

– Consolato Brasiliano, ecco. E abbiamo portato tutti i documenti che ci hanno richiesto e niente, arriviamo lì per riconoscere il nostro matrimonio e far sì che sia diciamo… ufficiale anche in Brasile e siamo arrivati lì con tutto, con il tutto, e solo che nel momento di firmare, di prendere il documento ufficiale che poi porteremo in Brasile per, anche lì, diciamo fare lo step finale di riconoscimento matrimoniale… Cosa è successo? Stavamo controllando tutti i dati, i nomi… i nostri… la data di nascita. Insomma, tutte… tutte queste informazioni.

- Sì, e praticamente…

- Quindi…

- …erano già due mesi che stavamo preparando i documenti che volevano. Uno l’abbiamo spedito dal Brasile alla Romania, abbiamo preso i docum… No, in realtà dal Brasile all’Italia. Poi altre cose che ha dovuto prendere mia mamma in Comune,

legate al mio…

- Uno dal Brasile all’Italia si è perso.

- Sì è perso, perché erano passati…

- Non sappiamo dov’è quindi...

- Quindi abbiamo dovuto rifarlo, insomma. Poi mia mamma è andata in Comune a prendere un altro documento. L’atto di nascita, il certificato di matrimonio per me, tutto da portare al consolato lì a Milano brasiliano, perché qua a Bucarest non potevamo a quello brasiliano a Bucarest, e quindi siamo andati al consolato, tutto a posto. Tra l’altro hanno impiegato un po’ di tempo a rispondere a Isa alle mail, quindi anche lì era una cosa che dovevamo risolvere quando siamo andati in Italia a trovare la mia famiglia, invece non siamo riusciti a prendere l’appuntamento perché hanno… sono stati…

- I tempi erano lunghi.

- I tempi erano un po’ lunghi e anche hanno impiegato un po’ a rispondere e quindi… nonostante noi avessimo iniziato tutto il processo mesi prima, comunque non siamo riusciti. Quindi siamo dovuti tornare apposta un giorno a novembre in Italia per fare questo e praticamente andiamo lì davanti e cosa succede? Il Comune del mio paese, cioè Concesio, il Comune di Concesio, praticamente aveva dato un documento a mia mamma dove era sbagliato il cognome di mia mamma. Quindi nel Comune le avevano dato un cognome che non è il suo. 

- Con una lettera in più diciamo.

- Mia mamma è Capelletti, quindi Capelletti. Quindi hanno messo, se non sbaglio, due P, due L e due T invece che Capelletti...

– Con una P, due L e due T.

– Che è con una P, due L e due T. E noi davanti alla signora diciamo: «Guardi, è il Comune che ci ha dato questo quindi è sbagliato, e ho qua un altro documento». Però dov’era giusto il nome, che mi è arrivato da Brescia. Noi facciamo...

– Da dove sei nato… Tu sei nato a Brescia?

– Che è dove sono nato. Io son nato a Brescia. E ho fatto vedere questa cosa e mi fanno: «Guardi, noi non possiamo cambiare il cognome di sua mamma. Se volete, possiamo registrare il vostro matrimonio in Brasile con il cognome sbagliato della mamma». E io ho detto: «Ma scusi, non ha senso, è il Comune che me l’ha dato». Chiamiamo il Comune per risolvere la cosa. Isa chiama il Comune, e il Comune cosa le dice? «Guardate, noi non possiamo cambiare il cognome di tua mamma anche se è sbagliato. Dovete chiedere a Brescia di dire al Comune l’aggiornamento»… 

- No, poi mi fa: «Allora, noi solo trascriviamo quello che riceviamo da Brescia. Quindi se è sbagliato il cognome di tua mamma è sbagliato anche a Brescia». E io gli ho detto: «No, guardi che ho qua il documento di… che è arrivato da Brescia»… 

- E anche da Concesio, è quello assurdo. Anche da Concesio avevamo altri documenti, che invece era giusto. Quindi è ancora più assurdo.

- Gli ho detto: «Ma ho qui in mano il documento, che è arrivato da Brescia, ed è giusto, è solo il vostro che è sbagliato». Lei mi fa: «No, guardi, signora, che io non posso fare nulla al telefono. Se vuoi… se vuole, può sentirsi con con il Comune di Brescia». Insomma, un casino. Quindi alla fine abbiamo detto alla brasiliana lì del Consolato: «Vabbè, fallo pure così. Speriamo non ci siano problemi in Brasile». E lei ci fa che al massimo, quando avremo i figli, il cognome della nonna sarà sbagliato, lì può…

- Sì, sì, sì.

- Non so… Mia mamma felicissima. Ha sempre voluto tre doppie, perché deve sempre dire: «Una P, due L e due T» deve sempre dire, no? Ora le ho detto: «Puoi dire due P, due L e due T. È ancora più facile, abbiamo cambiato il tuo cognome».

- Che in realtà però sarebbe giusto con due P anche.

- Ecco, poi c’è dietro una storia che ci ha raccontato, che in passato erano due P, e questo è molto interessante, soprattutto per voi discendenti magari dell’America… dell’America Latina, Stati Uniti, eccetera, per capire come anche i vostri cognomi si sono trasformati rispetto agli originali e avete perso magari delle doppie, avete cambiato delle lettere. Quindi immaginate, succede già nel Comune dove mia mamma praticamente ha vissuto 40 anni. Quindi immaginate a trasferire la propria vita in un altro Paese cento anni fa. Quindi, divertente.

- Perché lo hanno cambiato… Faccio un riassunto di quello che ci ha raccontato la mamma di Albi. Praticamente il nome originale è Cappelletti, con due P, due L e due T. Quindi che sarebbe anche più giusto,suona più giusto e anche nello scrivere sarebbe più giusto con due P. Però quando hanno cambiato casa, sono andati diciamo in un altro Comune ad abitare e a vivere, il cognome di suo papà lo hanno trascritto in un Comune con due P, in un altro Comune con una P, e poi alla fine sono nati i figli, sono venuti i figli, i fratelli di sua mamma, e sua mamma anche, e da lì poi tutti avevano con una sola P, perché nell’ultimo Comune dove hanno vissuto, avevano trascritto con una sola P. Quindi alla fine è diventato Capelletti con una P.

Ok ragazzi, direi che possiamo chiudere il discorso della P e doppia P e passiamo ad altro.

- Sì, basta.

- Comunque l’Italia non ci delude mai a livello burocratico, e creare casini da loro, da parte loro, che poi tu neanche contattandoli te li risolvono. Cioè, quindi, è una cosa...

- Vabbè, chiudiamo il discorso

- Ragazzi, ragazzi… Il problema è creato da loro, e poi contatti loro e ti dicono che il problema non è loro, cioè.

- No, che non risolveranno il problema, cioè…

- È una cosa che… E che non risolveranno… Vabbè, passiamo ad altro, forza Italia.

Io amo il Paese, amo tutto. Queste cose non le amo. Ok ragazzi, passiamo al secondo argomento un po’ più felice. Le lezioni che abbiamo appreso quest’anno. E poi il punto tre, appunto, sarà in linea con il video appunto i nostri piani per il 2023. Ok, lezioni. Numero uno è flessibilità, numero due pazienza. Faccio un po’ parlare Isa di questo e poi concludo un po’ anch’io la cosa.

- Allora, flessibilità e pazienza sono due cose che abbiamo imparato, che mi sa che continueremo sempre a imparare con tre Paesi in ballo, e quindi è già da un po’ di anni, da quando ci siamo conosciuti, che abbiamo dovuto imparare ad avere pazienza, flessibilità, perché queste cose di Paesi diversi non sono facili in realtà. Anzi, molte volte sono molto complicate. La burocrazia c’è, non solo per la questione di documentazione, anche per tutte le altre cose. Quindi è una cosa diciamo… nella vita che c’è, e abbiamo imparato a viverla in un modo più leggero, in un modo più diciamo… c’è, è lì, dobbiamo affrontarla e basta, perché se no impazziamo.

- Concordo.

- Non so che dire, perché comunque… Pazienza devi avere per fare tutto. Questo è un esempio, una cosa che abbiamo appena detto che è successa, ma è una delle cose che abbiamo già affrontato e quindi...

- Niente, così.

- Sì.

- Poi flessibilità per… Flessibilità forse l’ho detto più anche per il mio lato, perché quando Isa mi ha conosciuto, ero ancora in quella fase dove continuavo a provare a svegliarmi alle cinque, perché io amavo la produttività che ti dà svegliarti alle cinque, alle sei, prima che tutti gli altri si svegliano. Cominciare già la giornata con tre, quattro ore super produttive, eccetera. Quindi andavo anche a dormire presto e ho visto velocemente nei primi tre anni da quando ho conosciuto Isa, come diventava difficile forzare questa cosa, avendo in ballo un lavoro che si stava sviluppando, con altri collaboratori, mentre prima ero da solo. Avere 5, 10, 15 collaboratori contando la burocrazia legata al lavoro. Per poi contare il fatto che non ero ancora sposato con Isa, quindi anche c’è stato di mezzo il nostro matrimonio, il trasloco dall’Italia alla Romania, la vita di Isa in Brasile, che non era possibile in quel momento perché aspettavamo dei documenti. Poi aspettavamo dei documenti in Romania, cioè potete immaginare… io volendo fare la routine delle cinque con in ballo questo, e nel 2021 abbiamo lanciato Italiano Per La Vita, che è il più grande progetto della nostra vita e di Italiano Automatico. È l’unica cosa su cui stiamo concentrando le nostre energie adesso. Ci abbiamo provato però. Chi ha guardato il nostro video nel 2019… Io non so come ho convinto Isa un mese a svegliarsi alle cinque.

- Due mesi, due mesi.

- Due mesi. Però sapete…

- Perché lui mi fa: «No, dopo i 60 giorni vedrai che diventa un’abitudine, sarà molto facile».

- Non siamo mai arrivati ai 60 giorni, quello è il problema.

- No, siamo...

- Quasi, quasi.

- Allora mi hai detto dopo i 30 giorni?

- No, no, io ti avevo detto dopo tipo… magari per incoraggiati a volte ti dicevo: «Dopo i 30 giorni comincia a essere più facile»…  

- No, perché io mi ricordo che lui mi fa: «Allora, dopo questo tot di giorni sarà diventata già un’abitudine, non sarà più difficile svegliarsi così presto. Ti sembrerà...cioè ti verrà proprio naturale la cosa». Invece...

- Però ragazzi… Aspetta, scusa se ti interrompo. Un problema di Isa è che… tipo, lei si stava svegliando, ma il problema è lei che non aveva preso l’abitudine di aprire gli occhi. Quindi lei alzava la testa anche dopo mezz’ora, però lo vedevo che aveva ancora gli occhi chiusi, quindi girava per casa con gli occhi chiusi ancora. Quindi c’è stato un po’ di… incomprensione sul modo di effettuare la cosa.

- No, è stato bello. A me piace l’idea però… Ah! Lo abbiamo fatto anche in Romania, mô. Anche qua lo abbiamo fatto…

- Sì.

- Quando andavamo in palestra. Poi l’abbiamo...

- Esatto, a proposito di flessibilità, io anche in Romania ci ho riprovato a fare questa cosa ma…

- Sì. per poi vedere di nuovo quanto con la complessità della nostra vita attuale e situazione… e si può fare, ma è lottare contro il mio ambiente in questo momento. Quindi sto adattando i modi che mi permettono di gestire il tutto diversamente.

- Comunque… io penso che quando avremo i figli...

- Ah, io lo farò di sicuro.

- Esatto, lì dovremo farlo. E quindi… 

- Non so tu se vuoi tenere gli occhi chiusi… 

- Eh infatti, io siccome sarò la mamma…

- Io lo faccio.

- … sarò più stanca di lui sicuramente. Quindi non so.

- Esatto, quindi io neanche ti forzerò a svegliarti. Anzi, ne approfitto che dorme la mamma, dormono i bambini, dorme tutto quanto. E io mi prendo la mia casa.

- Eh vediamo… Dopo... dopo vi racconto.

- Se ti svegli alle sei, io mi sveglio alle cinque. Se ti svegli alle cinque, io mi sveglio alle quattro.

- Stai cercando di non vedermi appena sveglio?

- Ma io so già cosa succederà. Io mi sveglierò alle cinque, quando Isa andrà a dormire, quindi avremo un cambio per i bambini.

- Eh, ciao.

- Dai, ragazzi, cambiamo discorso. Comunque il discorso è flessibilità e pazienza. Questa è una cosa… Prendere anche la vita non alla leggera, perché… anche se è importante prendere la vita alla leggera, io sono una persona che prende le proprie responsabilità seriamente. Quindi per me il lavoro, la famiglia, i valori, l’amicizia, eccetera, son cose che devi prendere col giusto rispetto e serietà. Però certi problemi, dare meno importanza a questi, proprio ricordandoti di queste cose importanti e quindi magari a volte cose per cui mi sarei stressato come la burocrazia, il non essere riuscito a svegliarmi alle cinque tutti i giorni della settimana, che ci avrei pensato tutta la settimana, arrabbiato con me stesso. Ho imparato a convivere con questo e ogni settimana a essere flessibile. Ok, nuovi sette giorni, nuovo mese. Dove sarò? Sarò in Brasile? Sarò in Italia? Sarò in Romania? Ok, com’è la situazione lavorativa? Ci son tanti problemi? No, è una situazione tranquilla. Ok, in base a questo continuo a riadattare le routine, la salute, le letture, il lavoro, Isa, famiglia, eccetera.

- Poi ci sono anche… cioè, ci sono casi e casi. Problemi che sono più grandi, più gravi, diciamo.

- Sì.

- E che quelli sì, cioè anche… non li puoi prendere alla leggera. Però… Poi ci son quelle cose piccole che succedono a tutti, che quelle sì, le devi prendere, diciamo più alla leggera. E Albi è cambiato tanto in questo… in questo ambito diciamo, perché comunque prima, quando l’ho conosciuto, lui era molto… tutto, tutte le cose le prendeva alla… pesante, pesantemente, ed era una cosa che anche a me causava stress. Perché a volte cioè… non lo so… a volte una cosa proprio così piccola veramente, adesso non mi viene in mente, perché è da tanto che non lo fa. Ma prima una cosa così diventava… Tipo…

- Grandissima.

- E io facevo: «Ma avrai un infarto così, se fai così, capito?» Neanche un infarto, vivi semplicemente di merda, diremmo in italiano. Sì, perché comunque… Per esempio, non so, faccio un esempio, lo butto qua così. Lui, magari… siamo andati… in... diciamo in Romania. Siamo venuti qua in Romania e abbiamo dimenticato la presa. Un esempio, la presa della telecamera. E lui: «No, ma adesso cosa facciamo? Mamma mia, abbiamo dimenticato la presa. Adesso dobbiamo andare al supermercato a prendere la presa». E… Ed era una cosa piccola, capito? «Calmati un attimo, respira. Ordiniamo la presa, domani arriva, oppure andiamo direttamente noi a prenderla». E… Ma prima era una cosa difficile per lui.

- Sì, ancora ora è una cosa che lotto ogni giorno e viene molto anche da dove sono nato, come si comportava la gente intorno a me. Quindi è una cosa che viene molto anche dalla mia famiglia, e quindi è ancora ora e non è sparita e faccio… mi faccio mille pare, diremmo in italiano. Farsi mille pare è quando uno pensa a tutto per evitare problemi, e quindi viene dall’ansia anche. Questo è un discorso che è molto forte in me, ma la presenza di Isa, il suo modo di fare, eccetera, mi ha dato un equilibrio molto più grande in questo. Ma ancora è molto difficile per me, perché viene anche da questo senso di responsabilità altissimo, magari a volte esagerato, in cose che non dovresti sentire così tanto e però ecco, c’è ancora.

- Comunque, procedi pure…

- No, però… No niente, questo… adesso lo sa. Lui prima ci ragiona e ci arriva e fa: «Ok, non muore nessuno, quindi andiamo avanti, è un altro giorno… domani è un altro giorno. Se dobbiamo risolvere questo problema lo risolveremo». Insomma… E quindi è...

- E ci tengo ad aggiungere una cosa su questo, che è un fattore appunto che mi ha cambiato. Quando scrivevo il pacco motivazionale, io in un testo avevo scritto che ero ateo, ovvero non sapevo in chi credevo, se credere in Dio, eccetera, così. Quando ho conosciuto Isa, invece questo è cambiato. Sono poi diventato cristiano, credo in Dio e questa cosa mi ha aiutato tantissimo. Non me l’aspettavo. Non ho mai parlato nei dettagli di questa cosa, magari in futuro ne parlerò meglio. Ma credere in Dio, mettere in prospettiva le cose della vita, anche cosa è importante, cosa non lo è, cosa è in mio controllo, cosa non è, mi ha fatto capire tante cose, mi dà a volte quel senso di tranquillità che ho bisogno quando c’è un grosso problema che io non posso controllare. E questo è molto merito di Isa e della sua famiglia e l’influenza che hanno avuto su di me. Procedi pure.

- No, non è merito mio, perché comunque… non me lo posso prendere il merito, perché il cambiamento è venuto da te. Quindi tante volte abbiamo vicino persone che ammiriamo, però non… non siamo in grado di diciamo… metterci nella… in una situazione per arrivare a quello e tu invece no, ti sei messo… cioè nella tua testa: «Voglio cambiare, lo farò». E adesso mi sento, diciamo molto… nei momenti difficili che, ripeto, ci saranno sempre, sento che Albi mi può aiutare molto di più, perché prima si disperava subito. Adesso no.

- Panico.

- Panico. No, veramente.

- Panico, sì.

- E quindi, niente…

- Sì, sì, sì. Vero. Ok ragazzi, allora procediamo col prossimo discorso, appunto legato ai piani per il 2023. Allora, praticamente, ve li diciamo in breve, un po’ io un po’ Isa. Prima cosa… do la parola a Isa per un po’ a livello… parla di dove saremo, dove andremo in generale. Così da darvi un’idea…

- Nel 2023?

- Sì, 2023.

- Tutto l’anno?

- Sì, in generale. Allora, in generale quello che speriamo di fare, di poter fare… però, vediamo come andrà. Comunque, adesso andiamo in Brasile, a dicembre. Saremo lì in Brasile fino a marzo… penso, speriamo.

- Se Dio vuole anche, perché lì c’è anche un discorso connesso al consolato, se posso stare in Brasile o no. Lunga storia, procedi pure. 

- Se Dio ce lo permette saremo lì in Brasile per goderci il caldo brasiliano, la mia famiglia, che son persone che io sto lontano perché essendo qua in Romania, non li vedo, quindi… è molto più difficile vederli. Qui in Italia siamo vicini. Quindi, come abbiamo fatto per andare al consolato, due giorni siamo stati lì e tornati, per andare in Brasile non lo possiamo fare. Quindi Brasile fino a marzo. Dopo andiamo a vedere la nonna, che sarà il suo compleanno. I 90 anni della nonna in Italia.

- Pregate per lei, ragazzi.

- Sì.

- Forza nonna! Speriamo che lei rimanga forte, che stia bene. Stiamo ancora pensando a cosa possiamo fare di speciale

- Sì, sì.

- per i suoi 90 anni. Dopo vogliamo visitare mio fratello, che è Pepe. Per chi ha visto il video con Pepe sul canale, lo ha fatto con Albi. Andiamo a visitarlo in Portogallo, perché adesso è in Portogallo per il discorso calcio. Sta provando a… 

- Diventare un calciatore professionista, quindi augurate buona fortuna anche a lui. 

- Quindi si sta… si sta allenando…

- Allenando...

- …lì in Portogallo, insomma. Quindi andiamo a visitarlo. Dopo torniamo qua in Romania, stiamo qui, d’estate, probabilmente andremo in Italia di nuovo a vedere la famiglia di Albi, e poi a fine anno Brasile.  

- Esatto, quindi il piano sarà comunque tra i… in media tra i sette/otto mesi staremo a Bucarest dove abbiamo adesso la nostra base per produrre contenuti, tutto per organizzare bene il nostro lavoro. E poi un po’ di Brasile, un po’ di Italia e un pochino di Portogallo, se riusciamo super volentieri.

- Sì, siamo molto… abbiamo molta voglia di andare in Portogallo e di conoscere... siamo curiosi. È un Paese che che ci ispira, e quindi vediamo. Poi ragazzi, chiudiamo aggiornandovi sul discorso Italiano Per La Vita, appunto, che i piani per Italiano Per La Vita continuano ad andare avanti. Vogliamo continuare ad avere più opzioni di insegnanti da più regioni italiane per le lezioni di gruppo, continuare a migliorare i contenuti. Siamo in contatto con diverse persone per creare anche novità. Abbiamo aggiunto anche un’altra amica che è la fidanzata di mio fratello, per fare le espressioni l’anno prossimo. Quindi, aggiungere nuove persone anche, così che avete nuove voci. Nuove attività mensili su altre cose come la contemporaneità, cultura italiana che era stato molto richiesto. E poi tante cose, ragazzi, veramente. Nuovi argomenti, ovviamente, per gli episodi mensili, anche fatti in un modo un po’ diverso, per dare anche cose più utili a livello turistico. E insomma, tante, tante cose in Italiano Per La Vita. Vuoi aggiungere qualcosa?

- Sì, no, tanti nuovi materiali in arrivo. Sicuramente chi si è iscritto in Italiano Per La Vita nel 2021 oggi è una piattaforma che si è già sviluppata tantissimo, quindi è una piattaforma già molto diversa da quando abbiamo iniziato. Tante cose nuove in arrivo e continuiamo sempre a innovare, a portare novità e quindi niente. È molto interessante come piattaforma per chi vuole mantenere e imparare ancora di più l’italiano, è veramente molto bella, e siamo orgogliosi di tutta la squadra e di tutto quello… di tutte le persone che partecipano, gli studenti, tutto. È molto speciale, è un… un sentimento di gratitudine proprio, avere Italiano Per La Vita. 

- Esatto, e ragazzi, proprio legato a questo… quello che stavamo dicendo prima di essere ansioso e serio, abbiamo deciso pian piano di limitare sempre di più anche le altre attività di creazione, altri corsi, eccetera. E le idee che avevamo per altri corsi, abbiamo detto: «Ehi, per dare ancora più valore a tutti coloro che sono dentro a Italiano Per La vita, cerchiamo di mettere tutte le nostre migliori idee in questa piattaforma, aggiungendo servizi e migliorando i contenuti, creando anche il discorso delle cose di cucina all’interno di Italiano Per La Vita». Usciranno altri due bei piatti quest’anno, saranno carbonara e tiramisù, che arriveranno nel 2023, fatte la carbonara dalla fidanzata di mio fratello, e il tiramisù dalla mia carissima mammina Tiziana. È buonissimo il suo tiramisù, veramente buono.

- Anche la carbonara.

- E ragazzi, per farvi capire anche quanto seriamente prendiamo la cosa, abbiamo fatto il tiramisù, non è uscito come voleva la mia mamma,perché non c’era l’ingrediente originale che lei voleva, e quindi ha voluto… ha visto che non era uscito come voleva farvelo vedere e l’abbiamo rifatto, ri-registrato un’altra volta. Quindi per farvi vedere esattamente la cremina come deve uscire. Adesso mi sta salivando la bocca, quindi smetto di parlare.

- No, il tiramisù di sua mamma è… a me non piace tanto il tiramisù.

- In generale neanche a me.

- Scusatemi.

- Neanche a me, in generale.

- Scusatemi ragazzi. Non offendetevi, però non mi fa impazzire. Ma quando ho mangiato quello di sua mamma… È un’altra cosa. Sì, è un altro… Cioè non lo trovi da nessuna parte. Non è il tiramisù da ristorante, non ha nulla a che vedere. Quindi anche questo… Le ricette che vedrete saranno spesso un po’ anche adattate ai gusti della mia famiglia, quindi non la tradizionale, ma una fusione anche… 

- Anche la carbonara con Francesca. Lei ha una ricetta, diciamo l’ha presa dalla fonte… si dice?

- Sì, sì, sì.

- E l’ha presa da uno chef romano, e quindi è una ricetta che non la trovate su internet facilmente.

- Sì. E noi l’abbiamo assaggiata lì proprio sul momento. Approvatissima. 

- Quando hai voglia di carbonara, è quella la carbonara che vuoi.

- Sì.

- E…

- Poi anche le lasagne, vabbè...

- Le lasagne ci sono già ecco nel corso, quindi anche le lasagne son già… Non nel corso, scusate. Piattaforma, sulla piattaforma, perché non è un corso, non ha un inizio e una fine. Non è una… Non è un corso quello che stiamo facendo. È proprio una piattaforma che vi dà accesso a tutti i servizi di cui avete bisogno, come le lezioni di gruppo, parlare in italiano, fare amicizia, avere episodi in italiano, espressioni, vocaboli, attivare il parlato, tutto basato sul metodo naturale. Ragazzi, è una roba spettacolare, non vediamo l’ora di vedervi dentro e grazie alle migliaia di studenti che sono già dentro in questo momento e stanno approfittando di tutto questo. Detto ciò, ragazzi, la lista d’attesa è in descrizione per la riapertura di gennaio. Noi vi ringraziamo tanto per essere stati con noi oggi. Vi abbiamo voluto dare un assaggio dei nostri piani del 2023, ma anche lezioni del 2022. Fateci sapere se avete apprezzato il video. Se Isa vuoi dire un’ultima cosa prima di salutarci, sei libera di farlo.

- No ragazzi, grazie. Come ha detto Albi, ringraziamo soprattutto le persone che fanno parte di Italiano Per La Vita, che ci permettono di continuare a portare avanti questo progetto.

- Esatto.

- E grazie anche a tutti quelli che accompagnano Italiano Automatico sui social, per i commenti, per i "Like", tutto. Scusatemi se ho commesso degli errori in italiano. So che a varie persone non piacciono i video quando ci sono io. Io appaio ogni tanto, quindi se non ti piace poi guardare tutti gli altri video in cui non ci sono. E niente, grazie ancora, è stato un piacere rivedervi.

- Ecco, ragazzi, prima di salutarci, ci tengo a dire anche che l’italiano che sentite da Isa viene principalmente appunto dall’ascolto che lei fa di me parlandole, e pochissimo per comunicare con alcuni membri della nostra squadra in italiano. Ma il resto del tempo mi parla in portoghese, parla in portoghese con la sua famiglia. Non siamo in Italia, quindi non sta parlando italiano nelle sue giornate. Quindi volevo dire a Isa complimenti, e di non preoccuparsi se ha fatto qualche errore, perché ha espresso le sue idee tutto in un modo a livelli avanzatissimi. E lei non è che ha vissuto in Italia dieci anni, eccetera. Ha vissuto due o tre anni in Italia, è stata a contatto principalmente poi con la sua famiglia anche in Italia, che parlano portoghese. Quindi l’ammiro moltissimo anche per il livello che ha raggiunto in italiano.

- Grazie.

- In un modo molto… Beh, direi che è l’esempio massimo di modo naturale, non ha mai preso in mano un libro di grammatica.

- Eh, vabbè. Diciamo ragazzi, io sono come voi che state guardando questo video, una persona che sta imparando l’italiano e avrà sempre da imparare. Sono una straniera. Quindi l’unica differenza è che non devo mettere il video 24 ore al giorno e ascoltare il video su YouTube o il video all’interno di Italiano Per La Vita, perché ce l’ho già il video dal vivo qua con me 24 su 24. Quindi è questo l’ascolto, il mio ascolto viene da Albi. Quindi è… sono come voi alla fine. 

- Però le faccio imparare anche robe sbagliate. Perché io a volte, essendo… volendo parlare velocemente, parlo un mix di portoghese e italiano a volte. Quindi diventa una cosa che non è nessuna lingua quando parlo velocemente con lei. Quindi anche è brava ad eliminare ciò che sbaglio io e ascoltare solo la roba giusta. Vabbè, comunque, ragazzi, noi vi mandiamo un bacione! Grazie per essere stati con noi. Vi aspettiamo davvero in Italiano Per La Vita. Vi auguriamo un buon Natale con le vostre famiglie. Rilassatevi che… è fine anno. È tempo di anche capire, apprezzare la propria vita, la propria famiglia, la propria salute, il proprio lavoro. Tutto ciò che si ha. Siamo molto fortunati noi che viviamo anche con l’accesso a Internet. Ci son tanti posti nel mondo ancora che non hanno né accesso ad acqua, cibo e internet. Quindi figuriamoci alle cose a cui noi abbiamo accesso. Quindi un momento di veramente dire: «Siamo fortunati nonostante i problemi». 

- E certo anche fare la nostra parte, quindi…

- E fare la nostra parte, dove possiamo. 

- Quello che possiamo fare, donare… fare le cose che oggi sono molto facili da fare.

- Sì.

- Dobbiamo farlo, eh, ragazzi.

- Sì, esatto.

- È una cosa che non possiamo trascurare.

- Esatto, e non deve essere per forza donare alla carità che conoscono tutti. Aiutare chi potete aiutare. Che sia un amico, un conoscente o una carità anche, eccetera. Insomma, questa cosa di aiutare, fa molto bene alla vita, quindi…

- Sì.

- Anche agli animali, ragazzi. Aiutate anche gli animali, ok?

- Ecco, e noi andiamo a trovare Bettina presto, che è in Brasile. Quando vedrete questo video, noi saremo già in Brasile comunque con Bettina e vi mandiamo un grande abbraccio. Ci sentiamo presto e buone feste.

- Ciao ragazzi, buone feste, buon Natale e ci vediamo presto.

- Ciao.

💚 Lista d'attesa Italiano Per La Vita 🇮🇹: https://italianoautomatico.lpages.co/lista-dattesa-italiano-per-la-vita/