Quando usare il verbo ESSERE vs STARE


TRASCRIZIONE:

Buongiorno carissimo, buongiorno carissima e bentornato in un nuovo video.

Sei sicuro di sapere quando bisogna usare il verbo essere e quando bisogna usare il verbo stare in italiano? C’è differenza tra questi due verbi? Devo dire: «Dove stai?» o dovrei dire «Dove sei?». Si dice: «Sei calmo» o «Stai calmo»?

In questo video scopriremo insieme, in un modo naturale, questo e tante altre differenze. Per chi è nuovo sul canale, qui aiutiamo chi già ha una base di comprensione in italiano a sviluppare al massimo la lingua, quindi migliorare sempre di più e anche con argomenti non sempre legati solo all’italiano, perché abbiamo come obiettivo in tutte le aree della vita. Per questo i nostri contenuti  sono positivi e piacevoli. Speriamo.

Detto ciò, possiamo iniziare con l’argomento di oggi.

In questo video, vedremo insieme sei situazioni diverse in cui bisogna scegliere se usare il verbo essere o stare. Ti darò come sempre tanti esempi per farti capire veramente e farti assorbire tutti questi usi. Ti consiglio di prestare molta attenzione a questa lezione, perché alla fine ti faremo fare un piccolo quiz, così che potrai verificare se veramente hai capito la differenza. 

1. INDICARE UNA QUALITÀ

Per indicare o descrivere la qualità di una persona o di una cosa usiamo il verbo essere.

Es. • Nicola è italiano.

      • La bottiglia è rossa.

      • Il mio telefono è nuovo.

Ma attenzione a questa frase:

• Questo vestito è bellissimo, ti sta molto bene.

Nella prima frase uso il verbo essere per descrivere la qualità di un oggetto, ovvero il vestito è bellissimo. Nella seconda frase, invece, voglio dire che indosso a te, su di te, il vestito sta bene, ovvero che ti sta bene quel vestito.

 

2. ESPRIMERE STATI D’ANIMO

In italiano, quando vogliamo esprimere uno stato d’animo, dobbiamo usare generalmente il verbo essere. Quindi dirò:

• Oggi sono triste.

• Oggi sono felice.

• I miei genitori sono arrabbiati.

• Giulia è calma.

Qui ti faccio notare una cosa. In italiano dico: «Io sono calmo», quindi uso il verbo essere. Ma se devo esortare qualcuno a stare calmo, userò il verbo stare e quindi dirò: «Stai calmo/Stai calma» oppure «Stai tranquillo/stai tranquilla». Perché ovviamente in quel caso è diverso dall’esprimere uno stato d’animo, ma sto chiedendo a una persona di stare calma, di calmarsi.

 

3. STARE + GERUNDIO

Prima di proseguire col punto tre, ti ricordo che stiamo vedendo queste cose per aumentare la tua consapevolezza riguardo a certi argomenti legati alla lingua italiana. Il mio consiglio è di non memorizzare le cose che ti sto dicendo oggi, ma semplicemente ascoltarle, per avere anche più ascolto in italiano e quindi notare delle cose quando dovrai usare il verbo essere o leggerai il verbo stare, per velocizzare i tuoi progressi. Seguendo l’approccio naturale, non ti chiederò mai di memorizzare delle cose, perché non lo ritengo efficace.

Per descrivere un’azione che si sta svolgendo in questo momento, in italiano devo usare stare + gerundio, come in queste frasi:

• Elena sta parlando al telefono.

• Nicola sta cucinando.

• Che cosa stai facendo?

Come avrai notato, appunto, in questa costruzione dovrai usare stare + gerundio e non il verbo essere.

 

4. STARE PER + INFINITO

Per descrivere un’azione che è in arrivo in un futuro molto vicino, ravvicinato, puoi usare la costruzione stare per + infinito. Per esempio:

• Il film sta per iniziare.

• Stiamo per partire.

• Il treno sta per arrivare.

 

5. COME STAI?

Per chiedere a una persona come si sente in questo momento, devo usare la costruzione come stai. Quindi dirai come stai con il verbo stare, non come sei con il verbo essere. E di conseguenza anche la risposta non è sono bene o sono male, ma sarà sto bene e sto male. Quindi: « Come stai?» «Sto bene/Sto male».

Sarà facile da ricordare per te perché:

«Come stai?», ricordati: «Sto bene/Sto male».

E in questo caso il verbo stare ha il significato di sentirsi.

6. DOVE SEI?

Quando voglio chiedere a una persona dove si trova, userò il verbo essere, perché la posizione è momentanea. Quindi dirò: «Dove sei?» e posso rispondere: «Sono a casa». 

In italiano dire «Io sto a casa» non è sbagliato, ma ha un significato diverso. Se dico: «Stasera non esco con voi, sto a casa» significa semplicemente che rimango a casa e non esco.  Quindi entrambe le forme sono corrette: Io sono a casa/Io sto a casa. Ma hanno due significati diversi. In generale uso essere per descrivere una posizione momentanea, e stare per descrivere una posizione permanente o comunque più stabile.

Per esempio è corretto dire: «Le posate stanno in cucina», perché quello è il loro posto. Ma se qualcuno le sposta, potrò chiedere: «Dove sono le posate?» visto che sono state spostate dal luogo dove sono solite stare.

Un ultimo esempio è: Staremo a casa dei miei nonni per due giorni.

Quindi uso staremo e non saremo, perché il significato è rimanere, restare, soggiornare e quindi in questo senso devo usare il verbo stare.

Ecco qui tanti esempi e situazioni nei quali usare essere o stare. Spero che ora la differenza ti sia più chiara e che col tempo avrai meno difficoltà nella scelta di questi due verbi.

Adesso, come promesso, puoi fare un bellissimo quiz che abbiamo preparato per te e scoprire se hai davvero capito quando usare essere e stare in italiano. E per farlo, ti basta cliccare nel link che trovi in descrizione. Se non ti senti ancora pronto per fare il quiz, ti consiglio di guardare questo video qualche volta e poi farlo.

Prima di salutarti, ti ricordo anche che abbiamo aperto la lista di attesa di Italiano Per La Vita e, se non vuoi perderti tutte le informazioni riguardo all’apertura di settembre, ti consiglio anche di cliccare sul link che trovi nella descrizione, per prenotare il tuo posto.

Io ti mando un forte abbraccio e ci vediamo lunedì prossimo.