Questa Insegnante Ha Ragione!


TRASCRIZIONE:

Buongiorno carissimi.

Oggi voglio condividere con voi qualcosa di molto interessante, perché secondo me questa insegnante ha ragione.

Adesso vi leggo il suo messaggio che ha lasciato vari mesi fa, ho salvato e ho detto: «Un giorno nei prossimi mesi, voglio fare un video legato a quello che ha detto, perché è molto importante». Mi ha fatto ricordare della mia esperienza in Italia con le lingue e tante altre cose.

Quindi, cominciamo a leggere. Vera Mara scrive: «Ciao Alberto, ti ho appena scoperto. Insegno l'inglese alle medie in provincia di Brescia, e ogni anno che passa conferma ciò che ho sempre pensato. Ogni lingua andrebbe appresa naturalmente e cerco di farlo capire ai ragazzi. Ci metto tutti i miei mezzi e soprattutto la pazienza, perché in Italia la burocrazia, il sistema scolastico "tradizionale", le abitudini dei genitori, la scuola materna e la scuola primaria ingabbiano le lingue nel limbo dello studio mnemonico di strutture». Ovvero nella memorizzazione di cose. «Ogni anno è sempre peggio: i ragazzi arrivano in prima media e non hanno la benché minima idea del suono dell'inglese». Esattamente la mia esperienza quando ero in Italia a studiare da ragazzo. «Figurati dei suoni che devono riprodurre. Sono spaventati dalla lezione interamente veicolata», ovvero guidata in inglese, «totalmente inibiti a 11 anni», ovvero totalmente già sperduti, persi a 11 anni. «Paradossalmente sì, perché nei cinque anni di primaria, ovvero le scuole elementari, hanno imparato pochissime cose attraverso il metodo tradizionale e sono stati valutati con 10». Anche mia esperienza, ero molto bravo nel metodo tradizionale, fino a scoprire che non serviva a niente. «E dunque sono convinti che le loro performance siano al massimo. Per questo ti chiedo: hai riscontrato questo problema? Come pensi si possa risolvere? Ti ringrazio e mi congratulo con te». 

Allora, prima di tutto grazie carissima per questo messaggio così completo e interessante. Adesso ti dirò cosa penso della situazione, come l'ho affrontata io nella mia esperienza e le possibili soluzioni. Per spiegare la situazione dovrò fare dei disegni, no? Mi piace la lavagna. Disegniamo insieme per capire i concetti. Allora, prima creiamo un cerchio. Un cerchio, no? Questo cerchio è il sistema tradizionale. Sistema tradizionale. Ok, questo è il sistema tradizionale di apprendimento, no? E all'interno ci sono tutti gli studenti che vanno attraverso la scuola primaria, elementari, medie, superiori. Tutti qua dentro anche in università, nella maggioranza delle scuole, università, medie, superiori, ancora si usano questi metodi, no? Memorizzazione di regole grammaticali, ripetizioni di liste di vocaboli, dialoghi noiosi con esercizi da completare, con spazi in bianco e poco ascolto della lingua, e quando c'è ascolto della lingua sono materiali molto noiosi e spenti, non reali, antichi. I libri di testo spesso sono pieni appunto di regole di grammatica da memorizzare, ancora prima di aver avuto tanto contatto con la lingua. E questo è il sistema tradizionale, no?

Ora, l'insegnante in questione si trova qui dentro. Quindi lei è diciamo questa… devo cambiare colore ragazzi, un secondo. Allora, lei è questa pallina rossa che si trova dentro a questo sistema tradizionale, no? Quindi un po' si sente persa, bloccata, come mi sentivo io quando ho iniziato ad andare all'università per imparare le lingue. Ho detto: «Cavolo, sono in un sistema tradizionale». Quindi cosa è successo a me? Io sono un'altra pallina rossa e per spiegare devo raccontarvi la mia esperienza, no? Stavo scoprendo il metodo, l'approccio naturale per imparare la lingua basato sull'ascolto di materiali interessanti e comprensibili che piacevano a me, quando volevo io, come volevo io. Quindi ero questa pallina rossa anch'io nel sistema tradizionale e mi era stato consigliato che, per cambiare il sistema tradizionale, dovevo cambiarlo da dentro, ovvero fare cinque anni di università, fare tutto quello che mi dicevano, e poi avere l'autorità per cambiare quel sistema.

E io in quel momento ho pensato: «Cavolo! No, non è possibile che io devo sprecare cinque anni della mia vita solo per dimostrare con un foglio di carta che ho l'autorità per cambiare il sistema». Quindi cosa ho detto? «So già che posso memorizzare cose, avere ottimi voti. L'ho già dimostrato a me stesso. Anche alle superiori sono uscito col voto massimo… dalle superiori, e quindi ho dimostrato a me stesso di poter memorizzare e ripetere le cose senza problemi». Quindi ho detto: «Ora...», stavano nascendo… stava nascendo YouTube. Stava nascendo YouTube, Facebook, Instagram, Google, diciamo. Stavano crescendo queste piattaforme, no? E quindi ho detto: «C'è un sistema con tante persone, fuori dal sistema tradizionale. Tanti esseri umani stanno cominciando a pensare con la propria testa per trovare soluzioni». Allora ho detto: «Invece di fare cinque anni, sprecandoli, della mia vita nel sistema tradizionale», ho detto: «Albi, è il momento di uscire nel mondo vero, reale, avere risultati. Dimostrare di avere risultati, imparando tu le lingue come tu vuoi impararle, da solo, con contenuti che trovi tu online fuori dal Paese», in casa mia, in camera mia, mi son messo a cercare contenuti in spagnolo, inglese, rumeno, francese e le lingue che stavo imparando da solo e mi sono messo nel mondo. Nel mondo ho detto: «Adesso devo dimostrare di avere risultati, no?». E praticamente, in pochi anni potevo comunicare in varie lingue a livelli molto più alti di quello che avevo imparato in 12 anni, facendo tutto quello che mi dicevano nel sistema tradizionale. Quindi ho detto: «Ok».

La mia idea era di cambiare il sistema tradizionale da fuori. Da fuori, da queste piattaforme, creare un cambiamento. I cinque anni che sprecherei dentro il sistema li voglio investire fuori dal sistema per creare e dimostrare che il mio approccio può funzionare meglio di quello del sistema tradizionale che ha tutta l’autorità, le università, i diplomi, i certificati. Ci sono molte persone come me nel mondo che vedranno i risultati e diranno: «Voglio i risultati». E quei risultati creano l’autorità, non dei fogli di carta che otterrei ripetendo a memoria cose che mi farebbero dire, no? A memoria per anni ancora, regole grammaticali, eccetera. Poi, dopo cinque anni, non parlare ancora bene la lingua. E non voglio generalizzare, ma per moltissime persone è ancora così, nell’area delle lingue straniere, no? E per me un foglio di carta non rappresenta niente se io non ho l’abilità, non ho l’abilità di comunicare davvero, conoscere la lingua, eccetera, no? Perché avevo già avuto un foglio di carta con voto massimo, ma il mio inglese non c’era. C’era un inglese a livello di saperi i verbi, i vocaboli a memoria, così. Ma non avevo un inglese, non avevo una comprensione inglese. E ho detto: «No, basta». Adesso, da fuori quindi, ho cominciato ad avere risultati, ho cominciato a condividere questi risultati su YouTube, Facebook, Instagram, mostrando alle persone come secondo me era il miglior approccio per imparare una lingua. I migliori principi, perché non esiste diciamo, una cosa che funziona sempre per tutti a livello di cosa fai, ma esistono principi che funzionano per tutti, e quello in cui credo è che se tu vuoi imparare una nuova lingua, italiano incluso, migliorarla per sempre, devi passare tempo con contenuti in quella lingua, comprensibili almeno per il 60 o 80% minimo, interessanti per te e con quindi materiali di supporto per aiutare la comprensione. Magari sottotitoli in italiano, come quelli che vedi, trascrizioni, e ascoltarli più volte e poi continuerai a sviluppare la tua lingua in quel modo.

Quindi rispondendo alla grandissima insegnante, cosa penso sia la soluzione? La soluzione è creare il cambiamento da fuori. Il sistema tradizionale, come vedi, è chiuso. È chiuso, c’è questa barriera, no? È un sistema molto chiuso. Moltissime persone che lavorano all’interno di questo sistema, con tutto il rispetto ma è la verità, è quello che ho sperimentato su di me e son le storie di migliaia di persone che conosco, sono molto chiuse a nuovi approcci, sono molto ferme nel loro apprendimento. Magari stanno insegnando in un modo da trent’anni e non sono interessate a cambiare. Fanno semplicemente quello che il governo gli dice a livello di programma, no? Quindi, questo mi ha detto il governo di fare? Questo faccio. I pochi come te, Vera, Vera Mara, che sono volenterosi a cambiare il sistema, a creare novità, vengono bloccate da tutte queste pietre, no? Questi blocchi di burocrazia, e il governo, l’educazione nazionale, non ti permette di uscire dal programma. Non hai le risorse in classe, perché non ci sono soldi. Non hai abbastanza controllo per tu creare il cambiamento. Quindi se vuoi creare il vero cambiamento ora, bisogna farlo da fuori. Come vedi, fuori non ha barriere, è aperto, è aperto a tutti, è questa la bellezza. Qui vince chi ha l’approccio migliore, chi porta risultati migliori, non chi ha fogli di carta, fogli di carta che dicono: «Questa è una scuola… questa è una scuola certificata e possiamo insegnare solo noi». No, qui vince… vincono i risultati. E per questo io mi sono innamorato di… dei risultati.

Mi sono innamorato di questo sistema aperto che si è creato con Internet. Internet aperto, non gestito da monopoli o da educazione governamentale, università chiuse. No, qui tutto è in gioco, tutto è aperto e i risultati fanno la differenza. Per questo Italiano Automatico adesso, grazie anche a voi, ha più di 10 milioni di visualizzazioni, ha migliaia di studenti, decine di migliaia hanno usato i nostri materiali, le Regole, il video delle 7 Regole sta andando verso un milione di visualizzazioni, la Regola numero uno che condividiamo del metodo naturale, l’approccio naturale di apprendimento.  

Questo non sarebbe stato possibile se io mi fossi fermato dentro al sistema universitario e scolastico, perché ho visto da subito, dopo il primo giorno, che stavo parlando con l’insegnante russa, con la professoressa universitaria russa o tedesca, stavo condividendo le mie idee, eccetera, e nemmeno ho avuto l’opportunità vera di condividerle, perché già la prima lezione ha detto: «Se voi non fate come dico io, voi non passerete questo corso». E io ho pensato: «Che bello, questa era la frase che mi serviva per lasciare mentalmente l’università dopo la prima ora». Dopo la prima ora nella mia testa ho detto: «Ciao. Non mi… non… Mai farò un corso con te». Sono stato poi per sei mesi, senza dirlo ai miei genitori subito, perché stavo creando il primo audiolibro di Italiano Automatico e avevo bisogno di avere dei risultati per dimostrare alla mia famiglia che non ero pazzo. E poi ho lasciato ufficialmente l’università, per mai più rientrare.

Questa è la mia esperienza ovviamente, non voglio generalizzare. Ci sono molte università nel mondo che si stanno adattando, che hanno professori e direttori che stanno capendo questo. Stanno capendo che se non si adattano loro, moriranno. Quindi l’obiettivo che avevo di cambiare il sistema da fuori, sta succedendo adesso, perché persone dentro al sistema stanno vedendo che molti stanno uscendo dal sistema tradizionale. Perché quello tradizionale non ha nessun senso e allora si stanno adattando. Io sono molto felice di vedere università, professori universitari che negli anni mi hanno contattato dicendo: «Alberto, concordo con te». E adesso mostrano i video nelle loro classi, stanno riuscendo a cambiare loro il sistema, ma per fortuna non sono dovuto essere stato io, cinque anni dentro il sistema a cambiare il sistema. Perché non sarebbe successo. Non avrei fatto da fuori quello che ho fatto, che ora l’autorità è enorme, ma con risultati veri di migliaia di persone che ci hanno mandato video parlando l’italiano e condividendo la loro esperienza, che era quello che volevo.

Una volta che capisci questo, come cambiare ogni cosa, ogni metodo, ogni settore che… in cui pensi di avere idee migliori. Non lo cambi da dentro spesso, lo cambi da fuori, perché ora Internet non ha barriere. Non ti dicono: «No, perché tu quello che stai dicendo secondo me non ha senso, allora non puoi farlo». No, puoi aprire in qualsiasi momento un canale su YouTube, un blog, un sito, un profilo su Instagram, su Facebook, su Twitter, condividendo quello che per te ha senso in un’area e, se è la verità, se hai risultati, dopo tanti sforzi le persone ti noteranno, proveranno quello che stai dicendo e, se funziona, chiameranno altri. Ed è quello che è successo a me, in questi ultimi dieci anni di lavoro. Quindi voglio leggervi una citazione di Buckminster Fuller, che secondo me è molto interessante e legata a questo.

È: «Non cambierai mai le cose lottando con la realtà che esiste adesso. Per cambiare qualcosa, devi costruire un nuovo modello, che rende il modello esistente obsoleto». Ovvero antico, inutilizzabile, vecchio, poco efficace. Quindi questo diventa il vecchio, se non si adatta, e viene eliminato, oppure si adatta al nuovo, oppure si adatta al nuovo, che è questo.

Risultati, risultati. Risultati. Risultati. Vecchio sistema chiuso e fermo. Chiuso, lento, fermo, burocratico, eccetera. Potrei fare una lista lunghissima che mi ha stimolato a lavorare 10 anni per uscirne e creare una cosa mia, che non fosse controllata da nessuno, se non i risultati e i metodi che penso siano migliori per aiutare voi ad avere risultati. Ok?

Questo vale per ogni area della vita. Questa immagine vale per la maggioranza delle aree lavorative e della vita. Se vi trovate come questa meravigliosa insegnante, insegnante che ritengo molto intelligente, bloccati all’interno del sistema, a volte la soluzione è uscire dal sistema. Anche se è una cosa spaventosa, dovrai uscire dalla tua zona di comfort, dovrai rischiare tante cose, quindi magari si fa gradualmente, non dico di lasciare il lavoro. Bisogna intanto che lavori in quello. Tu devi lavorare a lato per creare un’opportunità tua. Non puoi lasciare subito il lavoro se hai dei figli, una casa e tutte queste cose. Io avevo 16 anni quando ho cominciato questo processo, adesso ne ho 27. Sono 11 anni che ogni giorno sono in questo processo, e i primi 5 anni non era nemmeno considerabile un lavoro perché non guadagnavo nulla. Era proprio una passione per le lingue ed è ancora oggi la passione per le lingue, per essere liberi, per aiutare gli altri che mi porta a continuare a fare questo. Se no non hai il carburante per uscire da un sistema chiuso, se no devi rimanere nel sistema chiuso. Per uscirne devi avere un carburante, un’energia per anni, a volte.

Ecco, quindi la prima soluzione che mi son segnato da dirti ripetendola è creare cambiamento da fuori sistema e, come hai detto, quindi l’Italia è ridicola in questi aspetti varie volte, nei discorsi di burocrazia, lentezza, chiusura mentale su metodi innovativi, razzismo anche su certe idee, è ridicola. C’è poco da fare, ma è ancora molto ridicola e spero che cambi velocemente, se no è difficile che l’Italia abbia un futuro in varie aree, se non si velocizza nell’accettare nuovi metodi, nuovi approcci, soprattutto nelle scuole e nelle università, che sono in Italia spesso istituzioni molto antiche.

Seconda soluzione, quindi, carissima insegnante che ammiro, è se vuole rimanere nel sistema del governo, dovrai armati con super pazienza e accettare che ogni tua proposta innovativa non sarà accolta con entusiasmo, anzi sarà accolta con scetticismo, sarà accolta con: «Mhm, che dice questa? È una pazza?» La maggioranza delle volte. Quello che farei se fossi chiuso nel sistema e non posso uscire, cercherei di parlare col direttore, cercherei di spiegare il metodo che ho scoperto e come altre università e scuole nel mondo si stanno adattando, e cercherei di chiedere se ci sono risorse audiovisive che posso avere per i miei studenti per aiutarmi ad aiutarli a imparare la lingua più velocemente e naturalmente. Cercherei di capire anche quanta libertà posso avere nel programma che offro ai miei studenti o se non ho nessuna libertà. E se non vedi la luce, nemmeno un po’ di luce in questa… in questo sistema chiuso, il mondo è pieno di opportunità, opportunità. Queste sono le opportunità, per chi ha voglia di innovare nel campo linguistico. Il mondo è pieno di opportunità per chi ha voglia di innovare nel campo linguistico, con passione, energia e risultati. Ok? Quindi qui nessuno può fermarti, qui nessuno può fermarti, ok?

È la ragione per cui nel 2016/2015… no, nel 2016/2017 ho detto faccio 300 video. Uno al giorno ne ho fatto, con sottotitoli, perché volevo che le persone mi scoprissero e quindi ho messo cosa? Non avevo risorse finanziarie da investire, avevo il mio tempo, la mia testa, la mia energia e ho detto: «Via! Un video al giorno». Insomma, nei vari anni ho fatto tutto il possibile per avere un’opportunità che sia al di fuori di questo sistema tradizionale. Non è stato facile, non è stato facile. C’erano mesi e anni dove i video venivano guardati da 100 persone, 500 persone e insomma era... e non c’era tanto movimento, era… non era facile. Non era facile. Ma io ero sicuro che quello che avevo era un approccio totalmente diverso da quello che c’era nelle scuole, perché l’avevo provato su me stesso, l’avevo provato su me stesso. Quindi, ricordati, non ti demoralizzare, il mondo è pieno di opportunità adesso. Cerca posti che facciano brillare il tuo entusiasmo e la tua mentalità e capacità. Se quello dove sei non ti lascia, pianifica un’uscita. Non devi farlo in un giorno, in un mese, in un anno ma pianifica un’uscita, ok? Esci da quel mondo chiuso ed entra in un mondo aperto che ti faccia cambiare la vita delle altre persone, insegnando la lingua nel modo migliore possibile che conosci, ok?

Detto ciò, io ti mando un abbraccione, un abbraccione a tutti e fatemi sapere cosa ne pensate, e ci vediamo nel prossimo video.

Carissimi, ero così entusiasta per il video che ho fatto su l’insegnante che ammiro e che penso abbia ragione, che mi son dimenticato di dirvi che finalmente sta per arrivare il momento di… della riapertura di Italiano Per La Vita, no? Quindi il 15 maggio finalmente riapriranno le porte alla piattaforma di Italiano Per La Vita. Vi ho già detto varie volte di cosa si tratta. All’interno abbiamo espressioni italiane, abbiamo moduli su tantissimi argomenti, come Firenze, Pisa, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Tropea, sistema scolastico italiano. Pianificare obiettivi, intervista di un’ora con la nonna riguardo alla guerra e la sua vita. Mia mamma e son tantissime cose interessanti, tutto accompagnato da audio, PDF, trascrizioni.

Abbiamo Vocaboli Specifici sulla palestra, ristorante, aeroporto. Ragazzi, è una quantità di lavoro impressionante per un prezzo bassissimo, e veramente non sappiamo per quanto tempo ancora potremo tenere il prezzo così basso. Quindi quando apriremo le iscrizioni il 15 maggio, ti consiglio di cuore di non perdere l’opportunità di almeno provare un mese. Poi ovviamente molti prendono direttamente l’abbonamento annuale, trimestrale o semestrale, ma se non sei convinto prova almeno un mese, ok?  

E questo è il mio consiglio dal cuore. E detto ciò, se non vuoi perderti la notifica, ti basta cliccare nel link in descrizione, dove c’è lista d’attesa Italiano Per La Vita, così che sei sicuro anche di ricevere una mail, no? Cliccherai sul link, lasci la tua mail così possiamo contattarti quando c’è la riapertura.

Detto ciò, scusate, mi ero dimenticato, ma ero così entusiasta dell’argomento che mi son dimenticato di una cosa importantissima, che era ricordarvi della riapertura di Italiano Per La Vita.

E detto ciò, un abbraccione, e ci sentiamo, presto e di nuovo fatemi sapere se vi è piaciuto il video.