VERBI ITALIANI: Andare VS Venire


TRASCRIZIONE:

Ok ragazzi, oggi è un altro video che amerete che amerete, ovvero molto richiesto la differenza tra ANDARE e VENIRE. 

E ragazzi, l’obiettivo è di prenderla oggi in un modo divertente, perché, diciamoci la verità, queste cose possono diventare facilmente pallose. Cosa vuol dire pallose? Vuol dire noiose, ok? Noiose.

Abbiamo questo modo di dire in italiano. Quando qualcosa è palloso è una cosa noiosa, noiosa, molto noiosa. E lo so che molti di voi amano queste cose un po’ più grammaticali, eccetera.

Ma io per spiegarvele devo renderle un po’ divertenti anche per me e per chi non ama, non è appassionato magari di queste differenze un po’ più teoriche, ma che possono essere, attenzione, molto utili, perché a volte avere una piccola spiegazione in una lingua che stai imparando

ti fa notare le cose più velocemente, più facilmente e quando tu ascolti la lingua, poi dici «Ah, è per quello che è così?» E quindi assimili anche più velocemente il modo di usarla, ok? Anche se la chiave è sempre, mi raccomando, l’ascolto e la ripetizione, ok?Quella rimane la chiave, l’ascolto della lingua vera, e vedi questi video come qualcosa di divertente, carino da ascoltare per capire, ma non cercare di memorizzare le spiegazioni, altrimenti il tuo cervello dirà «Aspetta, cosa? Andare? Io vado là, io torno qua… Venire, io sto… io vengo qui, vado lì, ma non vengo di là… e lui viene ma non viene… lui va, ma non va». E non capisci più una mazza. Non capire una mazza significa non capisci più niente. Il tuo cervello comincerà a odiare questi video che non è il mio obiettivo e queste spiegazioni. Ed è per questo che dobbiamo renderla una cosa leggera, piacevole, divertente, relax, che nella vita ci sono già tante cose difficili. 

Quindi iniziamo con l’argomento di oggi. 

Andare Versus Venire.

E prima di iniziare ti ricordo anche che c’è un quiz che potrai fare esattamente su questo discorso di andare e venire. Ti aiuterà a capire quanto hai capito delle spiegazioni di oggi. Fallo divertendoti senza pensare «Ah, devo fare tutto in modo giusto, corretto». No, fallo divertendoti, per curiosità e per vedere quanto hai capito, quanto già sai usare andare e venire, ma tutto qui, ok? Vedilo come un gioco. Detto ciò, possiamo iniziare e io come sempre seguirò le spiegazioni che ci siamo preparati qua per rendere tutto il più chiaro possibile. Allora, iniziamo.

I verbi andare e venire sono dei verbi molto, molto utili in italiano. Per capire la differenza tra questi due verbi dobbiamo prima capirne bene l’uso. 

Il verbo andare si usa per indicare il movimento verso un luogo in cui non è presente il nostro interlocutore, cioè la persona con cui stiamo parlando. 

Invece il verbo venire è il contrario, quindi indica il movimento verso un luogo in cui è presente o sarà presente anche la persona con cui stiamo parlando. 

Quindi, detto così, potrebbe creare molta confusione, perché ovviamente non è chiara la cosa. Vi sarà chiara dopo le spiegazioni che arrivano adesso, dopo gli esempi che vediamo adesso insieme. Quindi se non hai capito, tranquillo. È normalissimo non avere ancora capito bene. Ecco ragazzi, allora adesso cominciamo con un esempio usando andare.

“Io e mia moglie andremo in Sardegna quest’estate.”

Ragioniamo qua un attimo su questo discorso. Io sono al telefono con mia mamma, mia mamma è a Brescia e le dico

“Ciao mamma, io e Isa andremo in Sardegna quest’estate.”

Qui uso andremo perché praticamente noi stiamo andando in Sardegna e mia mamma non si trova in Sardegna. Ok? Io in questo momento mi trovo in Romania per esempio e io dalla Romania andrò in Sardegna con Isa. Riprendiamo l’esempio che ho fatto prima.

Il verbo andare si usa per indicare il movimento verso un luogo in cui non è presente la persona con cui stiamo parlando. Quindi mia mamma non sarà in Sardegna. Ok? Non sarà in Sardegna.

Se mia mamma fosse in Sardegna, allora al telefono le direi

“Io e Isa verremo a trovarti in Sardegna quest’estate.”

Qua useremmo il verbo venire, perché mia mamma si trova in Sardegna. Quindi: «Ciao mamma...»

“Io e Isa verremo a trovarti in Sardegna quest’estate.” Perché il verbo venire come dicevamo prima, indica il movimento verso un luogo in cui è presente o sarà presente anche la persona con cui stiamo parlando. Quindi se mia mamma sarà anche lei in Sardegna, noi possiamo usare venire.

Quindi continuiamo con alcuni esempi riguardo invece al verbo venire e poi torniamo ad andare. Il verbo venire ricordati che assume il significato di muoversi o recarsi nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si parla. 

Per esempio, se parliamo con un nostro amico che vive a Milano e noi tra quattro giorni andiamo a Milano, possiamo dirgli al telefono, o scrivergli:

“Vengo a Milano a trovarti questo fine settimana.”

Il mio amico è a Milano al telefono. Dall’altro lato del telefono c’è il mio amico a Milano. Io sono qua, Romania, Brasile o ovunque sia e io gli dico

“Verrò a trovarti a Milano questo fine settimana.”

Perché è una cosa che farò questo fine settimana. Quindi usiamo il futuro, perché è un’azione futura. Quindi io verrò a trovarti questo fine settimana. 

Oppure mettiamo il caso che ho un amico che mi chiede di andare al parco con lui domani. Io gli posso dire al telefono parlando con lui

“Sì, va bene, domani verrò al parco con te.”

Perché anche lui sarà lì. Se lui non venisse al parco con me, io potrei dire:

“Ciao Marco, domani non posso, andrò al parco con mia moglie. Ti vuoi unire a noi?”

E io userò qui andare, quindi andrò al parco, perché non ci sarebbe questo mio amico. Se invece è un mio amico che sarà presente io dirò: «Va bene, verrò al parco con te». Ok? Cominci a capire un po’ la differenza tra andare e venire? Anche legato ad andare e venire ci sarebbero tantissime cose che poi si possono dire legato alle preposizioni da usare, eccetera, ma non voglio complicare più del necessario l’argomento. Io voglio veramente che ti concentri su questa differenza principale, che puoi notare poi per capire veramente come usare nel migliore dei modi andare e venire. Ma la verità è che più tempo passerai con l’italiano, più ti verrà naturale usare questa… diciamo questi due verbi nel modo corretto. Ok? 

Per esempio, un altro esempio, mettiamo che c’è Isa di là che mi sta chiamando in cucina.

Mi dice:

“Albi, vieni che c’è pronta la cena.”

Mettiamo, come esempio. «Vieni, è pronto da mangiare». Io le rispondo da qui, Isa è là:

“Arrivo subito!”

Posso dire “arrivo subito!”, oppure:

“Vengo subito!”

E non posso dire vado, vado subito, perché lei è là. La persona con cui sto parlando è là, quindi non posso usare andare. Non posso dire «Sì, sì, vado subito». Perché vado vorrebbe dire che sto andando da un’altra parte. Se Isa è in cucina e invece di chiamarmi per la cena insieme a lei mi dicesse

“Albi, vai in Farmacia, ho bisogno di questa medicina urgentemente.”

Le risponderei: “Vado subito.”

Perché Isa è qua, io sono qua e io non sto andando da Isa insieme, sto andando in farmacia, quindi vado subito in farmacia. Ok? Sto andando in un posto dove la persona con cui sto parlando, Isa, non c’è. Ok? Poi attenzione, c’è una piccola cosa anche da notare che se venire è seguito dalla preposizione da significa la provenienza da un luogo.

Quindi se qualcuno ti chiede in stazione:

“Da dove vieni?” “Sei partito da dove?”

Significa che ti sta chiedendo «Da dove arrivi?» E tu potresti rispondere se arrivi in stazione a Milano puoi rispondere:

“Vengo da Firenze.”

In questo caso significa che sei partito da Firenze. Quindi da Firenze qua indica la provenienza dal luogo. Tu da Firenze sei arrivato a Milano, quindi la persona che ti incontra là e ti chiede «Da dove vieni?» Tu gli rispondi «Vengo da Firenze». Il mio luogo di provenienza, il treno è partito da Firenze e quindi «Vengo da Firenze».

Ora che abbiamo visto alcune sfumature e la differenza principale, vediamo ancora alcuni esempi per chiarire ancora di più la differenza tra andare e venire e poi direi che più o meno dovresti avere un’idea più chiara di questo argomento. Facciamo degli esempi chiarissimi e semplici. Mettiamo che sto parlando dal vivo con un amico e questo mio amico mi chiede:

“Sei libero oggi pomeriggio?”

E io rispondo a questo amico

“No Giancarlo, oggi non sono libero, vado al bar con la nonna a bere un caffè.”

“Mi dispiace, non sono libero. Oggi sono occupato, non posso stare con te. Io vado al bar con la nonna a bere un caffè.”

Se volessi usare venire, cambiamo la situazione e facciamo sì che Giancarlo mi dice:

“Albi oggi sei libero per venire al bar con me?”

Ok? E io gli posso rispondere:

“Guarda, va bene, oggi io e la nonna veniamo con te al bar per stare insieme.”

Ok? Questa cosa di andare e venire, potreste sentirla anche in modo sbagliato. Infatti voi sapete che io sono un… un fan diciamo del fatto di prendere le lingue alla leggera. Non siamo qui a… non uccidiamo nessuno se sbagliamo e noi italiani… io stesso sbaglio tantissime cose anche a volte quando registro i video. Poi riguardando il video dico «Cavolo, sono proprio scemo!» Sto insegnando una cosa magari, perché voglio aiutarvi con l’italiano, ma voi sapete che io non sono un professore di italiano. Io sono semplicemente una persona che ha scoperto come imparare le lingue con piacere, in un modo naturale, divertente e io non ho mai preteso di essere perfetto in quello che vi dico, anche se cerco di fare il mio meglio per spiegarvi le cose in modo naturale. A volte io stesso nel parlare sbaglio delle cose che dico in italiano se prendiamo la lingua in modo scientifico, no? Che non è mai stato il mio obiettivo, ma per esempio anche andare e venire potreste sentire qualcuno che sbaglia a dirlo e non usa questa differenza che abbiamo detto oggi. Quindi potrei farvi l’esempio in modo sbagliato di dire Giancarlo chiede a me di andare al bar con lui insieme oggi pomeriggio e mi dice:

“Albi, vuoi venire con me al bar oggi pomeriggio?”

E io gli dico:

“Dai, vado con te.”

Varie persone che conosco potrebbero rispondere così. Penso che non sia corretto, in base alla spiegazione che abbiamo visto oggi. Dovrei dire:

“Dai, vengo con te.”

Appunto perché io andrò insieme a Giancarlo al bar, saremo assieme poi al bar. E quindi vado vorrebbe dire che io vado senza di lui. Però ecco queste cose ragazzi, ci tengo a ricordarvi che prendete la lingua, l’italiano, con piacere. Non stressatevi troppo su queste cose. È bellissimo avere l’obiettivo di parlare nel modo migliore possibile e capire il più possibile la lingua, eccetera. Ma non stressatevi troppo, nessuno vi ammazza se sbagliate qualcosa. La maggior parte degli italiani stessi, io incluso, fa molti errori in italiano quando parla. Siamo tutti influenzati dal dialetto della nostra regione, città, paesino e anche dal diciamo… dall’accento un po’ che prendiamo, dalla parlata che prendiamo. E specialmente in italiano questo è molto forte essendo un Paese, l’Italia, che ha tantissime differenze culturali e linguistiche in base alla Regione e tutto quanto. Ok? Quindi ci tenevo a ricordarvi di questo. 

In conclusione io quindi adesso vado in cucina a mangiare qualcosa, io da solo vado, quindi sto andando direzione cucina a mangiare qualcosa. E ricordatevi, ecco, si potevano dire migliaia di cose in più in questo video, ma ho cercato di tenerlo abbastanza semplice sulla differenza principale, importante da capire e man mano che imparerete l’italiano capirete meglio anche i tantissimi modi in cui potete usare andare e venire. Ti ricordo di fare il quiz per vedere un po’ quanto hai capito dell’us e le differenze come gioco. Puoi fare il quiz in descrizione, mi raccomando. E io ti mando un grande abbraccio se vuoi altri argomenti o cose in futuro che trattiamo su questo canale legate all’Italia, la cultura, la lingua o anche argomenti di sviluppo personale che è da un po’ che non li faccio, lascia pure nei commenti i tuoi consigli, così che possiamo creare argomenti che piacciano anche a voi sempre di più, come facciamo un po’ sempre, o come cerchiamo di fare.

Io ti mando un grande abbraccio e ci sentiamo prestissimo. Ciao ciao.