Alberto: Ciao carissimi, oggi ho qualcosa di speciale per voi, ma anche un annuncio importantissimo. E prima ancora di continuare, devo dirti che il regalo di cui ti sto parlando oggi con nonna Elide sarà disponibile solo fino al 14 settembre. Quindi non rimandare, ok? È iniziato domenica, quindi ieri "L'italiano Non Si Studia, Si Respira". Questo evento è dedicato a tutti coloro che amano l'Italia e vogliono imparare a parlare l'italiano in un modo sempre più naturale, ma soprattutto imparando con piacere. E prima di continuare, volevo ringraziarvi per tutte le reazioni fantastiche, anche dopo aver guardato il trailer, che ti lascio qui adesso e che dura pochissimo. Quindi guardatelo, goditelo! Eccoci qua, spero ti sia piaciuto anche a te, se non l'avevi ancora visto. E questo, ragazzi, è l'ultimo evento dell'anno. Per questo, come regalo, ho scelto qualcosa di veramente speciale che vive nel mio cuore perché ovviamente stiamo parlando della nonna e, tutti voi, sapete che la nonna mi ha accompagnato negli ultimi 12 anni della mia vita qui su Italiano Automatico, ma in generale negli ultimi 30 anni della mia vita come essere umano e suo nipote. E proprio per festeggiare la nonna, oggi attraverso questa intervista vi porto a Brescia, a casa di mia nonna Elide, nel suo soggiorno. E il suo soggiorno è molto speciale per me. Infatti, devo la mia dipendenza al caffè proprio a lei, ma soprattutto lei è la persona che mi ha insegnato a chiacchierare. Infatti, la nonna, come spesso io, quando sono con altre persone, non siamo mai zitti e c'è sempre tanto da imparare con lei e tante risate garantite. Vi lascio, quindi, qui i primi 10 minuti dell'intervista in regalo. E questa intervista, ragazzi, è molto speciale perché è anche il primo episodio di Italiano Per La Vita. E l'ho scelto apposta come primo episodio di Italiano Per La Vita perché... Per tutto ciò che la nonna simboleggia, non solo per me ma anche per voi. Goditi, quindi, questo primo pezzo direttamente qui e poi per proseguire con l'intero episodio, dato in regalo per la prima volta a tutti, puoi proseguire sulla pagina dell'evento che è già iniziato "L'Italiano Non Si Studia Si Respira", che trovi in descrizione qui sotto o qui sopra, in base a dove sei. Ma detto ciò, buona visione!
Nonna Elide: Come sei bella, bella, bella pulita! Come sei bella, bella pulita! Tina, cosa? Cosa? Cosa... Buon...
Alberto: Buon... No, no, faccio io, faccio io adesso.
Nonna Elide: *dialetto incomprensibile*
Alberto: Buongiorno carissimi e benvenuti in un primo modulo super emozionante per me. Sono vari anni che stavo aspettando questo momento e ho pensato tanto a ciò che ho fatto con la nonna, con Italiano Automatico e ho pensato che non poteva iniziare Italiano Per La Vita senza la nonna. Quindi siamo qua per fare qualcosa di speciale oggi. La nonna infatti è ormai un simbolo della semplicità e divertimento che cerchiamo di portare con i materiali di "Italiano Automatico”. Quindi ho pensato di fare qualcosa che non avevo mai fatto con la nonna: un'intervista lunga, dove con varie domande scopriremo meglio insieme la vita della nonna e la storia recente dell'Italia. Scopriremo meglio la vita della nonna in Italia da quando è nata, nel 1933, giusto?
Nonna: Sì.
Alberto: E insieme percorreremo un po' della storia dell'Italia. La conversazione sarà molto naturale quindi mi lascerò, ci lasceremo trasportare dalle domande così che sarà interessante e piacevole anche per te che ci stai guardando dal tuo computer, cellulare o da qualsiasi dispositivo stai guardando ora questo video. Quindi, ti do di nuovo il benvenuto a Italiano Per La Vita. Inizia un lungo viaggio insieme. Comincerò con la prima domanda per la nonna che è... vuoi sapere la prima domanda?
Nonna: Sì.
Alberto: Allora, quando sei nata nonna e dove?
Nonna: Sono nata il '33 e io ho sempre vissuto qui nel nostro comune a Concesio. Sono nata a Concesio, Costorio, la frazione, e sono sempre stata qui.
Alberto: Dicci magari il giorno, come, come è successo.
Nonna: Cavolo, il giorno… è il ’33, che giorno era…?
Alberto: Il tuo compleanno!
Nonna: Sai che non mi ricordo più quando sono nata?
Alberto: Cominciamo bene! La nonna non si ricordava il giorno del suo compleanno.
Nonna: No, no, no, mi ricordavo io ma mi sono confusa con quello che c'era qui da fare. Ecco. Io sono nata il 26 del 3 del '33.
Alberto: Ecco, il 26 marzo del ’33, del 1933. Quindi stavo chiedendo anche alla nonna: quando tu sei nata qua in Italia nel ’33, non eri andata in ospedale, non c'era neanche la macchina, no.
Nonna: No, c'era la macchina e c'erano gli ospedali, ma mia mamma ha sempre detto: “no, lo voglio qui” perché aveva paura che si cambiasse magari il bambino, la bambina.
Alberto: Giura?
Nonna: Sì, mia mamma diceva: "No, qui a casa voglio avere il mio bambino".
Alberto: Non ti ha portato in ospedale perché tua mamma...
Nonna: No, no, avevamo solo quella paura che cambiassero i bambini. La mamma ha detto: "No, la mia bambina nasce qui. Il mio bambino o bambina, quello che è, ma nasce qui a casa".
Alberto: Ok, quindi...
Nonna: Avevamo una levatrice, una che era bravissima.
Alberto: Levatrice è quella che fa nascere i bambini.
Nonna: Fa nascere i bambini. Era bravissima. Certo, se c'era qualcosa di brutto m'avrebbero portato… Ma siccome che sono nata bene, tutti anche i miei fratelli sono tutti a casa.
Alberto: Ok, perfetto.
Nonna: Che poi è bravissima anche la signora che veniva ad assistere, era brava.
Alberto: Quindi sei nata quel giorno in casa e poi ti ha… Diciamo, cresciuto i primi mesi sempre in casa…
Nonna: Sempre in casa con la mamma, una volta tanto in principio veniva la signora a vedere.
Alberto: Ok.
Nonna: Stava bene, poi andava tutto bene, anche i miei fratelli… Tutti. Perché prima è nata mia sorella, è nata a casa, sono nata io a casa e Giulio qui a casa.
Alberto: Ok, all'inizio...cioè, diciamo in quei tempi, in quei tempi quando c'era qualcosa che non andava bene poi a casa, cosa facevano? Ti portavano di corsa in ospedale?
Nonna: Ti portavano di corsa in ospedale, ma era difficile perché avevamo qui anche un medico bravissimo.
Alberto: Ah ok.
Nonna: Era difficile... Ma all'ospedale io sono andata appena quando sono cresciuta, grande, ma dopo no.
Alberto: Ok.
Nonna: Perché facevano le tonsille e così, ma dopo si curava qui a casa. Era bravo il nostro medico, brava la signora, no, no, brave le mamme che tenevano i loro bambini a casa.
Alberto: E tu, nonna, sei la più giovane tra i tuoi fratelli?
Nonna: No, io sono quella in mezzo: 6 anni prima, 6 anni dopo.
Alberto: Ok.
Nonna: Di qualche mese più, mese… Ma sui 6 anni Giulio, sui 6 anni l'altra.
Alberto: Quindi quando tu sei nata il tuo fratello più grande...
Nonna: No, la sorella.
Alberto: No, la tua sorella.
Nonna: La sorella Lucia era nata 6 anni prima di me, circa 6 anni.
Alberto: Ok, poi sei nata tu, 6 anni dopo tuo fratello.
Nonna: Dopo mio fratello.
Alberto: Ecco, il fratello della nonna si chiamava Giulio e la sorella della nonna si chiamava Lucia che erano nomi usati in quei tempi… Molto.
Nonna: Sì, sì, sì, Lucia poi, anche Giulio, tutti e due. È Elide che non si dice tanto.
Alberto: Elide… Eh, infatti, perché per chi di voi non lo sa la nonna, come avrete visto dal titolo del modulo, è nonna Elide. Elide.
Nonna: È che di quelli lì ce ne sono pochi. Si sente poco il nostro nome.
Alberto: Sì, sì, adesso non si... Vi dico la verità. Ora, in questo momento, si usa molto meno il nome Lucia, si sta usando meno.
Nonna: No, anche Lucia.
Alberto: No, si usa, si usa però molto meno rispetto al 1933.
Nonna: Sì, sì, sì, sì, sì, sì.
Alberto: E anche Elide già non si usava tanto nel 1933, adesso io conosco solo mia nonna che si chiama Elide. Di sicuro, ci saranno tante altre. E il cognome della nonna è un cognome molto conosciuto Zanardelli.
Nonna: Sì.
Alberto: C'è tantissimo qua in Lombardia, Zanardelli.
Nonna: Zanardelli… Tanti.
Alberto: Tanti, tanti, tanti.
Nonna: C'è anche il corso.
Alberto: C'è anche il corso Zanardelli, giustamente la nonna...
Nonna: A Brescia.
Alberto: Ti piace il tuo nome, nonna?
Nonna: Sì.
Alberto: Sì?
Nonna: Me l'ha dato mia mamma, i miei genitori, a me piace.
Alberto: Che nome sceglieresti, se tu potessi scegliere?
Nonna: Maria.
Alberto: Maria.
Nonna: Il nome della Madonna.
Alberto: Bello. Maria è un bel nome. Fantastico. Ecco, ragazzi, prima la nonna ha detto che è nata a Costorio, nel suo paese, che è una frazione del comune di Concesio. Qui in Italia è così, a volte sei in un paesino che può essere una frazione del comune (comune di Concesio in questo caso) che si trova all'interno della provincia di Brescia che poi è nella regione Lombardia. Ok? Queste sono un po' per... Questo è un po' per aiutarvi a capire le differenze nel modo in cui si chiamano le divisioni delle località in Italia. Nonna, passiamo adesso... ci muoviamo un po' avanti con l'età della nonna e la storia dell'Italia e andiamo a quando la nonna aveva 5-10 anni che cominciava ad andare a scuola. Nonna, che ricordi hai tra i tuoi 5 e 10 anni? Che cosa ricordi?
Nonna: Prima sono andata all'asilo.
Alberto: Sei andata all’asilo a 3 anni.
Nonna: A 3 anni. Andavamo giù fino a Concesio che c'era l'asilo, a piedi tutti i giorni, piccolini così. Poi ho incominciato le elementari. In principio, siamo andati un poco qua alla Pieve, ma sempre a Concesio.
Alberto: Quando andavi all'asilo che avevi tre anni, ti portava tua mamma?
Nonna: No, a piedi. C'era la signora...
Alberto: A piedi?
Nonna: A piedi! C'era la signora apposta che ci portava giù e ci portava su.
Alberto: A 3 anni?
Nonna: A 3 anni. Era brava, bravissima.
Alberto: Cioè tu a 3 anni...
Nonna: È morta che non è mica tanto, è una nostra parente.
Alberto: Cioè, tu a 3 anni andavi a piedi...
Nonna: Si va a 3 anni all'asilo, 3 anni, 3 anni e mezzo, sì, ecco, ...
Alberto: Sì, dipende… Quando tu andavi...
Nonna: Facevamo la fila, e quella signora Maria lì, si chiamava Maria, ci portava e veniva a prenderci alle 4. In fondo, a Concesio, dove ci sono le scuole, in fondo a Concesio. Bambini piccoli così tutti i giorni su e giù.
Alberto: Ma avevate una stradina che seguivate...
Nonna: Eh, non c'era la provinciale, c'era appena questa qui vecchia, la strada vecchia. Non c'erano macchine, non c'erano moto, non c'era niente. Andavamo noi, qualche bicicletta.
Alberto: Quindi andavate a piedi e...
Nonna: E tornavamo a piedi.
Alberto: Quanti bambini eravate?
Nonna: Ah, eravamo sempre 20, 22, 23, 24, secondo gli anni. Sono andata fino a 6 anni... sono andata lì, poi siamo andati a scuola sempre lì a Concesio, ma vicino all'asilo.
Alberto: Ok, come funzionava? Veniva questa signora, faceva il giro a prendervi tutti o voi andavate...
Nonna: Sì, no, portavano tutti in quel posto. Portavano, sì.
Alberto: C'era un punto di ritrovo?
Nonna: Sì, sì, lei veniva la Maria. Era brava eh, brava, bravissima.
Alberto: Ok. E ti ricordi di quei momenti tra i 3 e i 6 anni come belli o era difficile?
Nonna: Bellissimi, bellissimi. Papà e mamma buonissimi. Papà lavorava, mamma guardava i bambini. Lei voleva i suoi bambini essere custoditi bene. Siamo sempre andati avanti così. Una famiglia serena proprio.
Alberto: Perfetto.
Nonna: Non ho mai sentito il papà alzare la voce, mai sentito la mamma gridare, mai.
Alberto: Quindi, no, la nonna è andata all'asilo intorno ai 3/4/5 anni, poi, come funziona ancora oggi, penso che verso i 6 anni...
Nonna: Sì, a 6 anni si va a scuola: la prima elementare.
Alberto: 5/6 anni hai cominciato la prima elementare.
Nonna: La prima elementare. Ho fatto fino in quinta, non sono mai stata ripetente.
Alberto: Ok.
Nonna: Poi sono andata a lavorare, ma io ho avuto anche la fortuna di andare a lavorare dove ci sono le suore Canossiane che sono stata lì a fare la sarta e l'assistente nelle scuole.
Alberto: Ok… Se ti è piaciuto questo assaggio, il resto è ancora più bello. È veramente speciale. Rivivremo insieme, infatti, l'intera vita di nonna Elide e avrai accesso a un PDF con l'intera intervista e l'audio scaricabile oltre al video. Ma ti ricordo che è disponibile solo fino a domenica 14 settembre. Dopodiché, questo regalo non sarà più disponibile. Quindi, mi raccomando, non procrastinare all'infinito perché poi, appunto, potresti non avere più accesso a questo video così carino e utile. Ovviamente, se già fai parte di Italiano Per La Vita, avrai già visto questa intervista. E, secondo me, è anche un'ottima occasione per riguardarla perché, secondo me, è uno dei miei episodi preferiti e non mi stanco mai neanch'io di riguardarla. E sotto all'episodio completo, avete anche una sezione dedicata ai commenti che potete lasciare lì e non vedo l'ora insieme a Giulia di rispondervi. Li leggeremo tutti, quindi non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate. Io vi mando un grande abbraccio, grazie per essere stati con me oggi e sono onorato di poter condividere con voi mia nonna e la mia famiglia.