Ciao carissimi, direttamente dalla mia cucina, per un momento super speciale, perché oggi ho un regalo per voi, un regalo meraviglioso preso esclusivamente da Italiano Per La Vita. Sto parlando di un documentario su Bologna. E l'ho scelta perché è una delle città più amate, più belle d'Italia, ed è stato uno degli episodi più amati ed apprezzati di tutto Italiano Per La Vita. E non vi parlo nemmeno del cibo delizioso di Bologna perché lo scoprirete direttamente in questo piccolo documentario. Per aiutarvi ancora maggiormente col vostro italiano, c'è anche un PDF gratuito che potete scaricare in descrizione, dove c'è scritto tutto quello che viene detto nel video. Tutto quanto. Quindi è un ottimo compagno. Se fossi in voi, lo scaricherei, lo stamperei e poi guarderei il video, accompagnerei il video più volte anche grazie a questo materiale di supporto. Ci tengo anche a dirvi, per farvi apprezzare ancora di più questo regalo, che investiamo veramente, non sto scherzando, decine e decine di migliaia di euro per avere i diritti di poter usare queste clip per mostrarvi tutto nei dettagli. Quindi approfittatene, guardate questo documentario. Spero che vi piaccia come è piaciuto già a migliaia di persone. Ah, e ragazzi, prima di far partire il documentario mi sono dimenticato di dirvi che c'è anche l'audio in regalo, quindi avrete anche l'audio in regalo da scaricare insieme al testo. Ottimo, meraviglioso per imparare la lingua. Buona visione!
Buongiorno carissimi, bentornati in un nuovo episodio di Italiano Per La Vita e, visto che li abbiamo qui insieme anche oggi, non posso non fare un commento sul nostro David e la moka che ci accompagnano. Oggi è qualcosa di molto speciale. È molto speciale perché scopriremo insieme una città bellissima, una città veramente meravigliosa e non solo per, diciamo, il suo aspetto e la bellezza dei suoi edifici, il fatto che è camminabile, molto molto ricca di storia, ma anche per il cibo e tante altre cose. Quindi preparatevi perché oggi è un episodio molto, molto speciale. Scopriremo insieme una città magnifica e stiamo parlando di Bologna. Faremo quindi un viaggio in Emilia-Romagna alla scoperta di uno dei suoi gioiellini. Ormai, seguendo gli episodi, avrai visto quanti siti UNESCO ha l'Italia. Pensate che 12 dei 58 siti UNESCO di cui vanta l'Italia si trovano in Emilia-Romagna. Oggi, però, come promesso, ci focalizzeremo sulla città di Bologna. Sono sicuro che te ne innamorerai e, chi lo sa, magari, presto, organizzerai un viaggio per andare a visitarla dal vivo. Detto ciò, possiamo iniziare. "La Grassa Bologna, come con vena sarcastica viene definita, è tale certamente per la ricchezza, per l'abbondanza, per lo spirito godereccio della sua gente. Ma è anche un centro di grande cultura, di eleganza, di bello stile di vita, di valore universitario mondiale."
- Chino Alessi La Dotta, la Grassa, la Rossa. Molte città della nostra della nostra penisola hanno dei soprannomi che le denotano. Basti pensare a Venezia, la Serenissima, a Genova, la Superba, Roma, la Città Eterna, Bologna, di questi nomignoli, ne ha addirittura tre: la Dotta, la Grassa, la Rossa. Scopriamo subito insieme perché. Bologna è chiamata "la Dotta" per il fatto che ospita la più antica università del mondo occidentale, risalente addirittura al 1088, che ancora oggi richiama studenti da tutta Europa. I circa 80.000 studenti che oggi accoglie la mantengono viva socialmente e culturalmente. Se c'è una cosa che fa impazzire sicuramente tutti gli italiani e gli stranieri è la sua cucina tipica e ricca di tradizioni e sapori: i tortellini, la mortadella, il ragù. Sono solo alcuni dei deliziosi piatti che le antiche botteghe e trattorie offrono e che fanno guadagnare al capoluogo emiliano il soprannome di "Grassa". Infine, se si sale in cima alla Torre degli Asinelli, è possibile vedere Bologna dall'alto in tutta la sua bellezza. Il particolare che vi balzerà subito all'occhio saranno le sfumature di rosso che la caratterizzano e che le fanno guadagnare la denominazione di "La Rossa". Questa sua peculiarità deriva dall'uso dei mattoni con i quali sono stati costruiti torri e palazzi nel Medioevo. Il mattone bolognese rappresenta la tradizione della muratura che nei secoli, soprattutto a partire dalla dissoluzione dell'Impero Romano, sia usato principalmente in quei territori che vanno dalla Romagna al Lazio. Vediamo adesso alcuni cenni sulla città. Bologna è un comune di 390.000 abitanti. Come abbiamo visto, è il capoluogo della regione Emilia-Romagna. È famosa per essere una città universitaria. Molti studenti, infatti, vivono in città perché proprio qui, come anticipato prima, è presente la più antica università del mondo occidentale. Puoi quindi immaginare che la vita sia molto animata, così come i rapporti sociali. È molto nota per le sue torri, i suoi portici, il suo bellissimo centro storico, uno fra i più estesi in tutta Italia e come importantissimo nodo di comunicazione stradale e ferroviario del nord Italia. Qui risiedono importanti industrie del settore alimentare, meccanico, ed elettronico, oltre che di importanti istituzioni economiche, culturali e politiche. Dobbiamo menzionare anche la sua grande area riservata a fiere ed eventi di livello internazionale, come ad esempio la famosissima Cosmoprof, la fiera leader mondiale per l'intera industria della cosmetica. Nel 2000 è stata capitale della cultura e recentemente i suoi portici sono stati riconosciuti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
"Il colore di Bologna è il rosso, il rosso dei portici, il rosso dei tetti, il rosso politico, un rosso intenso, tumultuoso, vitale, romantico, gravido di vita e di passione."
- Fabrizio Caramagna
La storia moderna vede Bologna vittima di grandi bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, che causarono perdite di importanti monumenti e danni allo scalo ferroviario. La città è anche famosa per la forte resistenza che attuò contro le truppe di invasione naziste. Tutti questi eventi ci fanno capire l'importanza che la città ha sempre avuto nel panorama italiano. Ma adesso è giunto il momento di voltare pagina e andare a scoprire quello che Bologna ha da offrire oggi. Ovviamente a chi ha la fortuna di poterla visitare.
"Sovente alle due di notte, rientrando nel mio alloggio a Bologna, attraverso questi lunghi portici, l'anima esaltata da quei begli occhi che avevo appena visto. Passando davanti a quei palazzi di cui, con le sue grandi ombre, la luna disegnava le masse. Mi succedeva di fermarmi, oppresso dalla felicità, per dirmi: "Come è bello!"
- Stendhal, descrivendo la bellezza del portico di San Luca.
Scopriamo quindi insieme cosa vedere a Bologna. Come avrai intuito, c'è veramente molto da vedere a Bologna, sia che tu ci vada per la prima volta o che tu decida di tornarci. Avrai veramente molto da scoprire in questa magnifica città. Vogliamo mostrarti alcuni luoghi fantastici e sicuramente imperdibili che potrebbero stuzzicare la tua curiosità. Le due torri. A cavallo del XII e XIII secolo furono innalzate molte torri nella città. Se ne contavano infatti circa un centinaio. Ad oggi ne sono sopravvissute solamente 22. Non si sa bene perché furono innalzate così tante strutture. Si pensa che le famiglie più ricche le utilizzassero come strumenti di difesa ed attacco e sicuramente come simbolo del loro potere. La Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda sono considerate il simbolo della città medievale. Sono posizionate in pieno centro storico, dominandolo dall'alto della loro bellissima architettura che caratterizza tutto il paesaggio urbano. La Torre degli Asinelli fu costruita tra il 1109 e il 1119, dalla famiglia da cui ha preso il nome, passata poi al comune nel secolo successivo. È alta poco più di 97 metri e salendo i suoi 498 gradini presenti nella scalinata interna, si giunge alla vetta. Da qui si può godere di una vista spettacolare su tutta la città. La Torre Grisenda, invece, si differenza in modo particolare per la sua altezza, che è di soli 47 metri. È particolarmente conosciuta per la sua grande pendenza, dovuta per lo più al cedimento del terreno e alle sue fondamenta. Nota anche per essere stata inserita da Dante nel trentunesimo Canto dell'Inferno. Nella metà del quindicesimo secolo fu abbassata temendone un crollo, ad oggi è ancora oggetto di restauro. Potete ammirare le due torri nella famosa piazza di Porta Ravegnana, una tappa obbligatoria per osservare queste due meraviglie. Passiamo ora alla Basilica di San Petronio. La Basilica di San Petronio è dedicata al patrono della città. Pur non essendo propriamente un duomo, è comunque uno degli edifici più maestosi di Bologna. La troverete in Piazza Maggiore e vi basterà osservare la meravigliosa facciata per rimanerne incantati. La sua costruzione ebbe inizio nel 1390. Il suo portale, anche chiamato Porta Magna, è considerato un capolavoro di scultura del '400, decorata da statue e rilievi, realizzati dallo scultore Jacopo della Quercia. Tra le sue mura hanno transitato molti Papi ed imperatori, altro motivo per visitarla. Passiamo al Quadrilatero. Il Quadrilatero è sicuramente il quartiere più pittoresco di tutto il centro storico di Bologna. Un tempo questa zona era dedicata al commercio. Fin dal Medioevo le sue vie, molto antiche, hanno ospitato molte botteghe di vari artigiani e sedi di importanti corporazioni commerciali. La tradizione è ancora ben presente ai giorni nostri. Infatti, incamminandovi per le strette vie, troverete famosi marchi di lusso, piccole botteghe artigiane e molti ristoranti con i fantastici prodotti tipici della regione. Passiamo ora alle Sette Chiese. Affacciandovi in piazza Santo Stefano, potrete ammirare uno dei luoghi più affascinanti di tutta Bologna: un vero e proprio santuario cittadino, noto soprattutto come "Sette Chiese" perché è composto dall'unione di più edifici sorti in epoche diverse. Questi hanno subito molti ampliamenti e variazioni nel corso dei secoli, testimoniando in maniera diretta l'evoluzione che la città ha avuto dalle sue origini fino ai nostri giorni. Scopriamo ora, invece, i portici di Bologna, che abbiamo già menzionato in precedenza. I portici di Bologna rappresentano sicuramente un importantissimo patrimonio culturale e architettonico della città. Insieme alle due torri ne rappresentano il simbolo: non esiste un'altra città al mondo che abbia tanti portici quanto quelli presenti a Bologna. Nel solo centro storico si estendono per ben 38 km, arrivando a 53, se si contano anche quelli fuori porta.
| Portico: costruzione delimitata su uno o più lati da una serie di pilastri o di colonne, spesso con valore decorativo e a carattere monumentale o anche con funzione di passeggiata coperta o di mercato.
E non possiamo proseguire senza parlare di Piazza Maggiore. Piazza Maggiore è considerata il cuore della città ed è anche una delle piazze più antiche di tutta Italia. Da sempre i bolognesi frequentano questo posto e proprio qui hanno luogo gli eventi più importanti della città. È adornata di magnifici palazzi e vale veramente la pena soffermarsi ed osservare la vita che la riempie quotidianamente. Passiamo ora all'Archiginnasio. A pochi passi da San Petronio, troviamo l'Archiginnasio, il palazzo che è sicuramente il più famoso di tutta la città di Bologna. Luogo chiave della cultura bolognese fu sede dell'antica università. Oggi è la sede della Biblioteca Comunale di Bologna. Le sue pareti sono ornate da vari stemmi araldici studenteschi. Ed alcune delle sue stanze hanno un grande valore artistico. Altra particolarità è la statua di Nettuno. La bellissima fontana su cui poggia il Nettuno è stata giustamente riconosciuta insieme alle torri e al porticato come uno dei simboli della città. Altra curiosità è la Piccola Venezia. Il centro storico Bologna conserva una piccola meraviglia. Recandoci, infatti, in via Piella, ci troviamo di fronte ad una piccola finestrella che si apre su un tratto di un fiume sotterraneo che riemerge nel centro storico. Questo dà vita ad una bellissima immagine che molti hanno voluto ribattezzare come "la Piccola Venezia". Parliamo ora del MAMBO. Bologna non è legata solo alla storia e all'arte medievale. Il Museo d'Arte Moderna di Bologna, meglio conosciuto come MAMBO, è considerato come uno dei più importanti musei di arte moderna e contemporanea d'Italia. Il museo offre ai visitatori l'opportunità di ammirare un vasto panorama di opere risalenti alla seconda metà del '900 fino ai giorni nostri.
"Chi passeggia una giornata per le vie di Bologna, tra gli odori carnosi e brodosi dei ristoranti, tra gli odori cremosi delle pasticcerie, nel riverbero rosso delle sue mure e torri, in un'atmosfera, direi, da re, dame e fanti bonari e ghiotti da mazzo di carte, tra gli esemplari di un gotico tra i più belli che l'Italia abbia elaborato, finisce in uno stato di euforia, quasi di gioia irrazionale; tutto è permesso qui, fuorché la secchezza critica."
- Guido Piovene
E ora è arrivato il momento che tutti aspettavamo: cosa mangiare a Bologna? E qui, ragazzi, preparatevi perché Bologna ha veramente tanto da offrire, quindi ne avrete, ne avrete da mangiare. Difficilmente possiamo elencare tutte le prelibatezze del territorio e della città di Bologna. Comunque sia, se deciderai veramente di visitare Bologna, una delle cose che devi assolutamente fare è fermarti in una trattoria per assaggiare alcuni dei piatti tipici della cucina bolognese. Bologna è la culla di alcune delle migliori eccellenze gastronomiche in Italia. Proprio per questo motivo, non puoi dire davvero di averla visitata, se non ti fermi almeno una volta a mangiare a Bologna.
"Quando sentite parlare della cucina bolognese, fate una riverenza, che se la merita."
- Pellegrino Artusi
Prima di iniziare coi piatti veri e propri, parliamo della cucina bolognese tra storia e leggende. Come abbiamo già menzionato in precedenza, Bologna è conosciuta anche come "la Grassa". Questo perché ha una cucina ricca e abbondante. La cucina bolognese è famosa fin dai tempi del Medioevo. Tutte le famiglie più ricche e potenti infatti avevano a corte dei cuochi eccezionali. Grazie poi alla presenza dell'università sono nate molte osterie. Ecco, quindi, che sono nati i famosissimi tortellini. Si dice che fossero ispirati pensando all'ombelico di Venere. Sapevate, invece, che le tagliatelle sono state ispirate dai capelli di Lucrezia Borgia? Ecco, quindi, cosa non bisogna assolutamente perdere a Bologna: i tortellini. Si tratta di piccoli riquadri di pasta sfoglia farciti con un ripieno solitamente a base carne, quindi ripiegati su se stessi. Ovviamente ogni famiglia ha la propria ricetta per il ripieno perfetto, ma ti stupirà sapere che dal 1974, la Dotta Confraternita del Tortellino ha depositato la ricetta originale presso la Camera di Commercio. Puoi gustare i tortellini in brodo, ma non dire mai a un bolognese che vorrai mangiarli con la panna.
| Confraternita: gruppo di persone che agisce più o meno nascostamente per il proprio interesse personale unita da uno scopo comune che può anche essere divulgativo.
Passiamo adesso ai passatelli. Altra tipica pasta di Bologna. Vengono preparati con uovo, pane grattugiato e Parmigiano Reggiano. La forma viene ricavata per mezzo di uno strumento apposito, chiamato il ferro per passatelli. Secondo la tradizione, dovresti gustarli in brodo. Ora, ora ci vuole un rullo di tamburi perché... Stiamo per parlare delle lasagne alla bolognese. Se mai dovessi andare a Bologna, non puoi non ordinare un buon piatto di lasagne. I famosi rettangoli di pasta sfoglia conditi con ragù parmigiano e besciamella, vengono posizionati uno sopra l'altro in una teglia, formando almeno un minimo di 6 strati. Dopodiché, vengono infornati. Deliziosi. E io, ragazzi, vi consiglio di vedere la ricetta che abbiamo dedicato alle lasagne, dove mia mamma vi ha proposto la sua personale versione delle lasagne, veramente deliziose. Esiste anche una versione con la pasta verde, che si ottiene aggiungendo degli spinaci al momento dell'impasto. Altro piatto famosissimo sono le tagliatelle al ragù. Vengono preparate e prendendo la pasta sfoglia, arrotolandola con cura e poi tagliandola per formare le famose striscioline.
Curiosità: la ricetta depositata vuole che la pasta, una volta cotta, non superi gli otto millimetri di larghezza che corrispondono alla 12.770° parte della Torre degli Asinelli. Ovviamente, dovranno essere preparate con il ragù. Ogni famiglia ha la propria ricetta, ma ricorda che è una preparazione lunga che richiede fino a tre ore di cottura.
E ora, ragazzi, qualcosa che vi farà svenire da quanto... È profumata, da quanto è buona: la Mortadella, ma la Mortadella che trovate a Bologna. Non puoi andare a Bologna senza assaggiarla, è qualcosa di impressionante. Il suo profumo è veramente inconfondibile. Goditi l'esperienza direttamente da un salumiere e prenditi due fette di pane fresche da un fornaio locale. Ti assicuro che ne vale assolutamente la pena. Sono andato recentemente a Bologna con Isa. Noi abbiamo mangiato la mortadella prima al ristorante, poi ne abbiamo presa un po' dal macellaio per portarla a Brescia, perché tornavamo a casa e volevo portarla un po' anche alla mia famiglia, proprio perché eravamo rimasti scioccati. Mi ero dimenticato di quanto era diversa la mortadella proprio che trovi a Bologna rispetto alla mortadella comune che trovi un po' dappertutto. È un profumo inconfondibile. È qualcosa di delizioso, quindi vi direi che vale la pena passare da Bologna solo per provare la mortadella direttamente lì, è buonissima, veramente buonissima. E ve lo dice uno che non è particolarmente fan della mortadella, quindi... Potete immaginare quanto sia buona. Altra cosa famosissima di questa città, di questa regione, è il Parmigiano Reggiano. Una delle zone di produzione di questo fantastico prodotto è proprio quella che risiede nei dintorni del fiume Reno, molto vicino a Bologna. Utilizzato in moltissime preparazioni tradizionali della cucina bolognese, può anche essere gustato da solo, magari in un bel tagliere. In un territorio così ricco e vario non poteva mancare la produzione di buonissimi vini. I vigneti dei Colli sono famosissimi per la produzione di vini rossi, bianchi, spumanti, Barbera, Merlot e anche Chardonnay. Quindi se siete amanti del buon vino e del buon cibo, Bologna è veramente la città che fa per voi.
"Molte bellezze di Bologna ed anche molti dei suoi negozi migliori, sono, non dirò segreti, bensì avviluppati e nascosti nelle sue pieghe prosperose. Il segreto del ripieno in un piatto succulento. La bellezza a Bologna non si pensa, ma si respira, si assorbe, si fa commestibile.” - Guido Piovene
Eccoci qua, ragazzi, un altro episodio si conclude. Ci tengo a dire veramente che personalmente ho anche visitato Bologna. È una città che mi è piaciuta in modo particolare. Non ho avuto molto tempo per esplorarla in tutta la sua bellezza, ma ho avuto modo di capirla, vederla e un po' sentirla anche a livello di cibo o macellerie e profumi e vale veramente assolutamente la pena. Tra l'altro, considerate che l'Emilia-Romagna è proprio una regione conosciuta per il buon cibo e Bologna è una città all'interno dell'Emilia-Romagna in cui si mangia, forse meglio, e anche la più, forse, famosa. E quindi, veramente, vale tantissimo la pena passare una giornata, anche più giorni, a Bologna, provare i vari ristoranti, scoprire i tortellini, le lasagne, le tagliatelle, il ragù, tutti questi piatti tipici di questa regione. La regione Emilia-Romagna è anche conosciuta per la cordialità dei suoi abitanti, quindi, avrete una grande possibilità di essere anche ben accolti, quindi... Assolutamente, super consigliata. E io vi ringrazio per essere stati qui con me oggi. Fateci sapere, come sempre, se avete apprezzato l'episodio. E il mio consiglio, come sempre, è quello di continuare a esplorare l'Italia, la nostra cultura, mentre migliorate l'italiano, grazie all'ascolto. E mi raccomando, non stressatevi, ok? Vedete questo come una scoperta, come un apprendimento, come un modo di fare anche nuove amicizie con i vostri compagni. Questo è il vero segreto per prendere piacere nell'apprendimento, ok? Quando sei spinto dalla curiosità, dalla passione, dalla voglia di scoprire e di imparare cose nuove. E il nostro obiettivo con questo episodio è proprio di aiutarti a fare questo. Unire quindi anche la scoperta di informazioni con il fatto di avere informazioni pratiche che puoi anche usare poi nel momento in cui tu visiterai l'Italia, quindi vedere, andare a cercare i posti che ti abbiamo menzionato, cercare i piatti tipici di cui abbiamo parlato. E questo, veramente, renderà il tuo viaggio in Italia e la tua passione per l'Italia sempre più grande, sempre più vera e sempre più profonda, ok? Oltre che arricchirti come essere umano. E è ovviamente un piacere per me, essendo italiano, condividere tutto questo con te. Io ti mando un grande abbraccio, ci sentiamo presto e grazie per essere stato qui con me oggi.
Eccomi qua di nuovo, carissimi. Spero che abbiate apprezzato questo documentario. Chi di voi è arrivato alla fine me lo faccia sapere nei commenti perché vi faccio i complimenti. Significa che siete veramente appassionati dell'Italia, appassionati per la lingua e appassionati per l'apprendimento perché questo è stato veramente un contenuto ricco di informazioni e tante cose belle da scoprire. Vi ricordo che avete la trascrizione completa in formato PDF da scaricare insieme all'audio in descrizione, quindi approfittatene perché è veramente un regalo fatto col cuore, ok? Vi mando un grande abbraccio e a presto.