I 5 Segreti Per l’Uso Corretto Degli Aggettivi Qualificativi

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Ciao a tutti carissimi e bentornati per un nuovo contenuto insieme. Come avrete visto dal titolo, oggi scopriamo insieme cinque segreti per l'uso corretto degli aggettivi qualificativi. Ma prima di iniziare anche noterete che lo sfondo, qua nella stanza, è lo sfondo della mia cameretta dove registravo quando avevo 16, 17, 18, 19, 20 anni. Adesso ne ho 30, quasi 31, mamma mia. Però sono qui perché sto registrando anche dei contenuti per l'anno prossimo della piattaforma di Italiano Per La Vita che riaprirà a gennaio. Ho registrato con la mamma alcune ricette, ho fatto qualcosina con la nonna, anche se diventa sempre più difficile perché ovviamente la nonna ha 93 anni, quindi ovviamente l'età è quella che è, ma lei sta ancora bene a livello di salute fisica. Che altro dire? Niente, no dai, non vorrei disturbarvi troppo. Iniziamo con l'argomento di oggi, ma tutto bene, andiamo avanti. Ci tenevo solo a spiegarvi perché c'è questo sfondo, perché ovviamente so che alcuni di voi noteranno che questa è la mia cameretta dove ho vissuto tutta la mia infanzia. Ma detto ciò, iniziamo con l'argomento e vediamo, come promesso, i 5 segreti per usare gli aggettivi qualificativi nel modo corretto e soprattutto naturale in italiano. Gli aggettivi qualificativi, infatti, sono una parte fondamentale della lingua. Ci permettono di descrivere, di esprimere emozioni e rendere il nostro italiano più ricco e interessante. Spesso chi impara l'italiano, come te, fa dei piccoli errori con gli aggettivi. Per questo, vedremo oggi insieme alcuni consigli che ti aiuteranno a capirli meglio e a migliorare più velocemente nel tempo. Anche se, come sai, io credo moltissimo nel metodo naturale, quindi non ti consiglio di impazzire cercando di capire tutto e memorizzare, assolutamente no. Potrai anche poi scaricare gratuitamente un PDF dove riassumiamo tutto quello che abbiamo visto insieme oggi. Lo trovi qui sopra o sotto in base a dove sei.

1) Iniziamo, quindi, dal segreto numero uno: l'aggettivo qualificativo deve sempre concordare con il nome. Questa è la base, ma molti studenti ci cascano ancora. In italiano, l'aggettivo cambia forma a seconda del genere, (maschile e femminile), e del numero (singolare, plurale) del nome che accompagna. Quando parlate, quindi, fate sempre attenzione a questa concordanza. Molti studenti dimenticano di cambiare la desinenza quando passano dal singolare al plurale o dal maschile al femminile. È una piccola cosa ma fa una grande differenza nel parlato. Per esempio: un ragazzo è simpatico e una ragazza è simpatica. Invece, due ragazzi simpatici e due ragazze simpatiche. Un vestito rosso, una maglietta rossa, due vestiti rossi, due magliette rosse. È importante, quindi, riconoscere che ci sono aggettivi che cambiano in base al genere e al numero, come bello, bella: un ragazzo bello, una ragazza bella, dei ragazzi belli, delle ragazze belle. Quindi bello, bella, belli, belle. Ma ce ne sono altri che hanno invece due forme, come per esempio felice e felici. Un ragazzo felice ma rimane una ragazza felice, rimane uguale in questo caso. Oppure dei ragazzi felici e delle ragazze felici, anche qui rimane uguale. Stessa cosa per grande e grandi. Non stressatevi nel capire tutti i dettagli perché imparando diverse lingue, ho visto che ogni lingua ha tante di quelle eccezioni, tanti di quei dettagli, tante di quelle regole che è impossibile quindi memorizzarle. Come vi dico sempre, la cosa utile è passare la maggior parte del vostro tempo con materiali interessanti nella lingua. E poi sì, guardare delle curiosità, se volete capire le cose meglio, sulla lingua, sulla grammatica, sulle regole, ma non con l'obiettivo di memorizzare tutto, averlo in testa e cercare di poi ripeterlo a pappagallo, perché è impossibile, non funziona in questo modo. Diventerebbe molto robotica la vostra lingua, ok? Quindi, ecco, sto dicendo queste cose solo per aiutarvi a capirle, notarle e questo sì, può essere utile, ok?

2) Passiamo, quindi, al segreto numero due: l'ordine dell'aggettivo qualificativo può cambiare il significato in base alla posizione. In italiano potete mettere l'aggettivo qualificativo prima o dopo il nome, ma attenzione perché l'ordine cambia spesso il significato o il tono della frase. Un grande uomo, infatti, significa una persona importante che ha fatto cose straordinarie. Un uomo grande, invece, è un uomo alto e robusto. Una povera donna è una donna sfortunata, che fa pena, ma una donna povera è una donna senza soldi. Quindi, come regola generale, se l'aggettivo esprime un giudizio personale, emotivo o soggettivo, va prima del nome. Se descrive una qualità oggettiva o fisica, va dopo il nome. Per esempio: una bella giornata è soggettivo, quindi è un'opinione. Per me questa è una bella giornata, invece una giornata calda è oggettivo, fa caldo, nel senso è una cosa oggettiva, quindi una giornata calda, e quindi va dopo. Capire questa sfumatura è veramente molto utile a volte, ok? Anche se, come vi ho detto, non è una cosa su cui dovete stressarvi, ok?

3) Quindi passiamo al segreto numero tre. Alcuni aggettivi qualificativi cambiano significato con il genere o con il contesto. Questa è una curiosità interessante. In italiano ci sono aggettivi che mantengono la stessa forma ma cambiano significato a seconda del genere o del contesto in cui li usate. Un tipo delicato, infatti, è una persona sensibile, un tipo delicato. Ma una situazione delicata è una situazione difficile, complicata. Quindi notate la sfumatura diversa. Una persona interessante è una persona che stimola curiosità, quella persona è interessante. Un tasso interessante è un tasso alto, vantaggioso, per esempio in banca. Un altro esempio curioso è una persona pesante, è una persona noiosa o insistente. Una valigia pesante è semplicemente una valigia con molto peso. Un film pesante, invece, è un film intenso, magari con una tematica forte. Un film che vuoi guardare una volta e non lo guardi più poi, perché è pesante, è un argomento pesante. Quindi il messaggio è che è importante conoscere l'aggettivo nelle sue diverse sfumature. Questo arriverà solo col tempo, passando tantissimo tempo con la lingua, ok? E questo ti aiuterà a capire come cambia il senso attraverso poi il contesto, eccetera.

4) Ma passiamo al segreto numero quattro: usate gli aggettivi qualificativi per creare immagini. Gli aggettivi sono come i colori perché rendono il vostro italiano più vivo, più visivo e anche più espressivo. Molti studenti si limitano ai soliti aggettivi e non c'è nulla di male, ma ce ne sono così tanti che più ne conosci, più il tuo italiano diventerà ricco. Per esempio, invece di dire "che bella giornata", potresti dire: "Questa è una giornata splendida." "Che giornata luminosa!", "Che giornata luminosa", "che giornata tranquilla", "che giornata piacevole", "che giornata serena", "questa giornata è indimenticabile". Invece di dire "un bel film", potresti dire "che film emozionante!", "che film coinvolgente", "che film commovente", "che film divertente", "che film imprevedibile". Ogni parola crea un'immagine diversa e permette di esprimerti con più precisione.

5) Ma passiamo ora al quinto ed ultimo segreto: usate gli aggettivi qualificativi per esprimere emozioni. Gli aggettivi servono anche a trasmettere ciò che provate, non solo a descrivere cose. E questo è ciò che rende il vostro italiano più autentico e umano. Potete usare parole come molto, davvero, troppo, oppure i superlativi che terminano con -issimo. Bello diventa bellissimo, freddo diventa freddissimo, triste diventa tristissimo, contento diventa contentissimo. Dire "sono stanco" è, diciamo, una forma normalissima, quindi neutra. Dire "sono stanchissimo" mostra di più la vostra emozione, la vostra situazione. Dire invece "sono distrutto" trasmette un emozione è ancora più forte. Quindi sono tre livelli diversi: sono stanco, sono stanchissimo, sono proprio distrutto. Puoi dire quindi frasi come: "questo è un film troppo divertente"; "è stato un viaggio davvero incredibile"; "la pizza di ieri era buonissima". Questo modo di usare gli aggettivi è veramente comune in italiano ed è il modo in cui parliamo, diciamo, nel modo più naturale possibile, insomma. E lo noterai e lo assimilerai ascoltando veramente tanto italiano. Non ci sono scorciatoie, no? Abbiam visto questa parola in un video, in un contenuto passato, scorciatoia è una strada più rapida, no? A volte ci sono scorciatoie per imparare più velocemente, ma nel caso di una lingua, secondo me, l'unica scorciatoia è passare più tempo possibile con la lingua, con materiali appunto che ti interessano, che trovi utili, che trovi comprensibili e farlo un po' ogni giorno. Quella è la chiave. E poi avere pazienza con te stesso.

In conclusione, quindi, ragazzi io vi ricordo che avete il PDF gratuito da scaricare con il riassunto di tutto quello che abbiamo visto oggi, lo trovate qui sopra o sotto, in base a dove siete. Troverai lì dentro i 5 segreti per usare gli aggettivi nel modo corretto. E io vi ricordo anche che a gennaio poi riapriremo le iscrizioni Italiano Per La Vita e non vedo l'ora. Infatti l'anno prossimo vedremo insieme altre ricette, altri argomenti culturali, altre città, perché più andiamo avanti, più vedo che il modo per aiutarvi è anche a scoprire l'Italia. Infatti negli ultimi... Ormai sarà il sesto anno, sarà già il sesto anno di Italiano Per La Vita, che, per chi di voi non lo sa, è la nostra piattaforma dove insegniamo non solo l'italiano ma ti aiutiamo a scoprire l'Italia, a praticare l'italiano parlato, fare amicizie con appassionati dell'Italia che vengono da tutto il mondo. Lì c'è tantissima Italia, veramente. Quindi troverai di tutto, da città a regioni a espressioni italiane, vocaboli, cultura, attività dal vivo, c'è di tutto, musica, tutto quanto. Quindi io ti aspetto ovviamente a gennaio. Ti avviseremo quando riapriremo le iscrizioni. Io ti ringrazio per essere stato qui con me oggi. Spero che ti sia stato utile questo contenuto, come sempre. Ti mando un grande abbraccio e ci sentiamo presto.


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